Posso essere d’accordo ( ed effettivasmente lo
sono) con molte cose conentute nell’articolo , ma l’attacco del pezzo è a mio avviso da correggere : 1) la signora in questione, che peraltro NON
riscuote le mie simpatie politiche, NON è stata "Graziata, solo due
settimane fa, dai parlamentari di maggioranza e opposizione " poichè
l’oggetto del voto parlamentare cui ci si riferisce è stato suo marito. 2) non
è corretto affermare che "con una mossa tanto guardinga quanto ingiustificabile,
hanno approvato una proposta della giunta a procedere che di fatto strozza il
processo" dal momento che chiunque può andare a controllare su
Internet al sito del Senato ( leggendo i resoconti sia in Aula che nella
Giunta , oltre che i documenti, cioè la relazione, allegati alla
votazione) che l’oggetto del voto è stato NONil processo ma la competenza
giurisdizionale. In pratica si è applicata una sentenza della Corte
Costituzione che ribadisce chiaramente quanto nella legge è peraltro già
scritto, cioè che esiste un obbligo di trasmissione alle Camere degli atti
concernenti i reati ministeriali. Nessun processo è stato strozzato . Questo
semmai è accaduto nel caso Matteoli, con un voto della Camera che ha peraltro
fatto esattamente quanto è scritto all’articolo 9 comma 3 della legge sui reati
ministeriali. Ciò non è comunque accaduto in Senato e la decisione, su cui è
legcito dissentire (anche in punta di diritto, oltre che politicamente o per
senso civico) non è "ingiustificabile" ma giustificata dalla
sentenza n.241 del 2009 della Corte Costituziuonale che chiunque può leggere
sul sito della Consulta. Il Parlamento merita spesso biasimo però non esageriamo a tutti i costi....
Elena