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Commento di

su Nuova direttiva UE sulla vivisezione: animalisti e società civile sul piede di guerra


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1 ottobre 2010 00:15

Premesso che la Natura è crudele; serpente/ topolino; volpe/ coniglio ecc. spesso danno vita a scene estrememente cruenti e raccapriccianti. Che i ricercatori non sono dei sadici. La maggior parte dei principi attivi degli ultimi sessant’anni è stata sperimentata prima sugli animali (qualche volta con risultati errati, in genere con risultati corretti); le alternative, a parte la sperimatazione sui prigionieri politici che si faceva nella Russia sovietica o nella Germania nazista, non ha grandi alternative. Un campione in vitro non può avere le stesse complessità funzionali di un essere vivente. È vero che il moscerino della frutta (Drosophila) è al 68% simile a quello dell’Homo ed alcuni esperimenti si possono effettuare su di lui; ma purtroppo rimane un’ampia gamma di analisi che non possono né essere simulate, né eseguite in vitro, nè su invertebrati. Gli scienziati non si comportano come dei maniaci perversi; quando si crea una molecola o un suo complesso, è difficile prevedere esattamente l’esatto effetto sull’organismo umano (diretto o collaterale). Più il DNA ed il matabolismo dell’animale è simile a quello umano e più la ricerca è ampia, più la sperimentazione è realista, meno probabile è che il farmaco abbia effetti collaterali imprevisti. Poi può anche darsi che il successivo utilizzo su volontari o sul paziente non dia gli stessi risultati; ma si passa da una notevole incertezza ad una semicertezza.


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