Mi permetto di correggere il dettaglio tecnico degli "occhialetti di carta".
L’illusione della visione tridimensionale, detta anche stereoscopica,
avviene riproducendo ciò che accade nella realtà di tutti i giorni:
l’occhio sinistro vede un’immagine leggermente diversa da quella
dell’occhio destro, in particolare la vede da un punto di vista
(l’occhio) un po’ più a sinistra.
Se lo schermo per la proiezione delle immagini è uno solo, come fare a
far vedere all’occhio sinistro una cosa diversa dal destro? In passato
ciò veniva realizzato con i citati "occhialetti di carta", uno con
lente blu ed uno con lente rossa. Le immagini per l’occhio sinistro
avevano dominante rossa, quello per il destro dominante blu, ed ecco
che ciascuna era visibile (quasi) esclusivamente ad un occhio.
Il 3D moderno è molto più moderno e sofisticato. Gli "occhialetti" per
vedere Avatar hanno delle batterie interne e dei circuiti elettronici,
all’interno delle lenti ci sono pellicole di cristalli liquidi che
diventa trasparenti e oscurate per alternare la visuale dei due occhi
(il sinistro vede quando il proiettore proietta la visuale da sinistra
e così via per il destro), sincronizzati con il proiettore grazie ad un
segnale ad infrarossi proveniente da un emettitore presente in sala,
collegato al proiettore.
Ok, il succo dell’articolo non cambia, ma penso sia stato giusto precisare.
Paolo