Per fare un po’ di ordine. Una cosa è "essere vittima" di un gesto violento da condannare senza se e senza ma. Altra cosa è "fare la vittima" di complotti e attacchi immotivati, sorretti solo da invidia e odio. Fare la vittima è strumentalizzare a fini politici l’atto inconsulto di un soggetto tanto isolato quando instabile. Fare la vittima è usare lo scranno parlamentare per minacciare di ritorsione (facendo nomi e cognomi) esponenti di stampa e di media additati come "mandanti e fomentatori" di attacchi contro la persona del Premier. Fare la vittima è ignorare i ripetuti appelli di Napolitano a ricondurre la dialettica politica dentro l’alveo di un corretto rapporto democratico. Fare la vittima è sottacere un fatto risaputo: la FEBBRE del TRIBUNO se monta diventa un fiume in piena che trascina di tutto ... (altro ancora => http://forum.wineuropa.it )