Roberta scrive:
...venir sversate scorie nucleari.

Quando i cittadini diventano irresponsabili nei confronti del bene collettivo, leggi necessità di diversificare le fonti energetiche e quindi ricorrere anche alla fonte dell’elettronucleare civile chi ha la responsabilità di dare risposte puntuali e non demagogiche deve assumere la responsabilità di scelte anche ostiche per non dire impopolari.

Platone, libro VIII de

“La Repubblica”

“Quando un popolo divorato dalla sete della libertà si trova ad avere a capo dei coppieri
che gliene versano quanta se ne vuole, fino ad ubriacarlo,
accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi,
sono dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori
è definito uomo senza carattere, servo;
che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari e non è più rispettato,
che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui;
che i giovani pretendono gli stessi diritti e la stessa considerazione dei vecchi;
e questi, per non parere troppo severi, danno ragione ai giovani (…)
In questo clima di libertà, nel nome della medesima,
non vi è riguardo né rispetto per nessuno.
In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta:
la tirannia”.

Nel leggere questa citazione di Platone vi sovviene niente dell’ubriacatura odierna?
I fenomeni descritti sono vivi e operanti oggi.
La caduta del rispetto degli allievi verso i maestri,
dei giovani verso i vecchi,
la constatazione è quotidiana.
Per non parlare dei politici sofisti che spandono e spendono
e promettono sempre il Paese di Bengodi quando alla fine,
al popolo ed il singolo, rimarrà solo pianto e stridore di denti.
Se non recupereremo un barlume d’intelligenza per uscire
dal buio tunnel della OCLOCRAZIA.

Renzo Riva
C.I.R.N. Friuli-VG
Comitato Italiano Rilancio Nucleare

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