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Commento di

su La storia di Talla Ndao: un'occasione mancata


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8 novembre 2009 11:15

A Cagliari la presenza degli extracomunitari ha assunto numeri veramente consistenti.

Chi vive a Cagliari, si ricorda che inizialmente i senegalesi si mettevano con il loro banchetto per tentare di vendere la loro merce, senza disturbare nessuno.

Oggi l’approccio degli extracomunitari è cambiato, sono divenuti dei veri e proprio molestatori, non è possibile fare la spesa senza essere importunati da uno di essi, così come non puoi andare in ospedale, negli uffici del centro, alla fiera, allo stadio senza che uno, due, tre di essi si avvicinino e ti chiedano insistentemente l’acquisto della propria merce, a cui si è anche aggiunta la richiesta, insistente, di un obolo per il parcheggio dell’auto.

L’Unione Sarda, giornale locale di Cagliari, in un articolo dello scorso anno, riportava che il centro commerciale le Vele aveva deciso di allontanare i senegalesi perché erano stati denunciati dei piccoli furti, dei danneggiamenti a danno delle auto dei clienti.

In spiaggia è impossibile godersi la giornata perché una vera e propria folla di queste persone ti molesta, questo lo sa sia il Cagliaritano che il turista.

Se chiedi a Cagliari il 99 per cento delle persone è d’accordo sul fatto che queste presenze sono troppo invadenti, moleste e vive questa presenza con crescente disagio.

Chi non è mai stato a Cagliari non può rendersi conto del fenomeno.

Ho girato l’Italia in lungo e largo ma un fenomeno come quello cagliaritano non l’ho visto da nessuna parte.

Scusate ma in Germania, o in Francia, esistono folle di persone che, ovunque tu parcheggi, si avvicinano e cercano di venderti di tutto? Che ti chiedono l’obolo per il parcheggio? A me non risulta, allora perché devono esserci a Cagliari?


 


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