Buonasera,
il problema purtroppo non è con che tecnologia vengano trasmessi i programmi televisi ,ma i contenuti...cerchiamo di essere pragramatici e di non comportarci una volta tanto come i "nostri" politici.
Tutti noi , chi più chi meno , siamo attratti da programmi di intrattenimento che definire di basso profilo è quantomeno un benevolo aggettivo.L’italiano medio , mi duole dirlo, è sostanzialmente una persona che di politica non si interessa o lo fa attraverso quella televisione che è proprio il centro di quaesta analisi.
La riformma televisia , che sia satellitare o terrestre , deve come tutte le riforme della storia partire dal basso..non possiamo aspettare l’arrivo del messia che da un giorno all’altro riformi una condizione incancrenita quale è la offerta del panorama sia pubblico che privato dell’Italia di oggi.
Abbiamo uno strumento potentissimo che è il libero arbitrio, che possiamo esprimere, relativamente all’offerta televisiva, in una forma tanto semplice quanto stereotipata.Abbiamo tutte le sere un telecomando in mano? Usiamolo in maniera intelligente e le regole del mercato faranno sì , in modo quasi automatico, che l’aberrazuione di oggi diventi solo un "vergognoso" ricordo.