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Commento di

su Ban Ki Moon avverte: il mondo è sull'orlo dell'abisso ora, non tra vent'anni


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1 ottobre 2009 18:06

Per le "anime belle"

http://www.archivionucleare.com/ind...

Renzo Riva
scrive: Il tuo commento è in attesa di essere approvato.
1 Ottobre 2009 alle 08:46

danielerovai scrive:
1 Ottobre 2009 alle 00:09

Non so cosa useremo al posto delle fonti fossili quando queste finiranno. Qualcosa ci inventeremo.

Ma hai almeno la misura dell’enormità del tuo assunto?
Oggi si devono dare risposte puntuali e non risposte evasive.
Continuare poi con domande capziose e fuovianti quando non fossero pure strumentali è da irresponsabili.

Ricordo a tutti che le piccole-medie imprese, strozzate da i costi impropri fra i quali quelli dell’energia, stanno delocalizzando all’estero oppure nel meridione d’Italia dove c’è illegalità diffusa: leggi lavoro nero, evasasione fiscale e altro e questo dà la misura di cosa potremo attenderci per il futuro.

 

Irresponsabili di tutto il Mondo unitevi!

Il futuro senza energia economica ed abbondante riproporrà forme di schiavitù nuove.
Dico alle “anime belle” che l’abolizione della schiavitù fu possibile quando l’energia muscolare fu sostituita e la rivoluzione industriale la permise con l’energia meccanica ottenuta dalle caldaie a vapore alimentate dal carbone.

Senza energia economica ed abbondante scordatevi la

DEMOCRAZIA

come oggi viene intesa.

 

COS’È L’ E N E R G I A?
Energia è la capacità di svolgere lavoro, nello specifico lavoro meccanico. L’energia trasformata in lavoro meccanico si concretizza in beni di consumo e in servizi, in definitiva in benessere. Maggiore è la quantità d’energia fruibile a basso costo, maggiore è la quantità di lavoro meccanico, beni e servizi, grazie ad essa fruibili, in definitiva maggiore è l’opulenza d’una società,
Come si fa ad avere un’idea a “misura d’uomo” della quantità d’energia che oggi utilizziamo?
Facciamo riferimento proprio all’uomo, la cui potenza media, sotto sforzo protratto, è di un decimo di cavallo, pari a circa 75 Watt, ovvero la potenza assorbita da una lampadina tradizionale di media potenza.
Per azionare un moderno ferro da stiro di 1000 Watt (W) si dovrebbe impiegare l’energia di almeno 13 uomini; andare in giro con una vettura di media potenza (70 CV) è come farsi scorazzare da una portantina sorretta da 700 schiavi. Una cosa impensabile persino per il più folle e megalomane degli imperatori romani.

L’importanza dell’energia in una società moderna
Fu l’introduzione del cavallo, al traino dei carrelli prima spinti dall’uomo, nelle miniere inglesi di carbone, che, aumentando la produttività per addetto e di conseguenza riducendo i costi del chilogrammo di carbone, rese possibile la prima rivoluzione industriale, consentendo l’impiego e la diffusione delle prime macchine termiche negli opifici.
Il lavoro meccanico a costi competitivi che si sommava a quello manuale dell’uomo consentiva di accrescere la produzione di beni ed i consumi, di produrre maggiore ricchezza con beneficio di tutti, anche se all’epoca si organizzò un movimento tipo “no global” che si opponeva alla diffusione delle macchine, divenuto famoso con il nome di luddismo.

RISORSE NATURALI DI COMBUSTIBILI
Fonte……………………………anni
Petrolio……………………………40
Gas………………………………..50
Carbone…………………………200
Uranio…………………………..200
Lignite………………………….300
Uranio in surgeneratori……20.000
Uranio e torio in surgeneratori …infinito

Per quanto concerne le riserve stimate di combustibili fossili, va fatto presente che lo sfruttamento di riserve non convenzionali di combustibili fossili (giacimenti dei fondi oceanici, scisti bituminosi, idrati di metano) potrebbe elevare di diverse centinaia d’anni l’attuale disponibilità dalle riserve convenzionali, anche se va detto che lo sfruttamento dei giacimenti non convenzionali pone problemi severi sia di carattere ambientale che di costi. Quanto all’uranio, questo elemento può estrarsi, ma ad un costo sino a 10 volte quello attuale d’estrazione, da giacimenti convenzionali, anche dall’acqua marina che ne contiene in concentrazioni di circa 3 ppb (parti per miliardo). C’è però da notare che l’impiego di reattori di nuova generazione porterà la durata delle riserve d’uranio a 20.000 anni.

Le risorse naturali d’Uranio
Le riserve accertate d’Uranio sono oggi più ricche in potenzialità energetica di quelle petrolifere, benché siano state finora meno investigate. I Giapponesi studiano l’estrazione dall’acqua del mare… cosa possibile e che darebbe accesso a quantità ancora più significative, ma con un prezzo del kg di Uranio molto più elevato dell’attuale.
In certe regioni si trova Uranio nel minerale in natura fino al 50% di purezza (per esempio Cigar lake in Canada).

Si dimostra che al raddoppio dei prezzi dei vari combustibili risulterebbe che l’aumento percentuale del prezzo del kWhe (chilowattora elettrico) prodotto è pari a:

Nucleare………….. 9%
Carbone…………. 31%
Gas…………………66%


Renzo Riva
[email protected]
349.3464656


Riporto da
http://www.agoravox.it/Riscaldamento-globale-The-age-of.html#forum15204
 

Veda caro/a Resistenza l’articolo del prof. Franco Battaglia invece di aprioristicamente accettare a bocca tutta aperta il boccone che offre Obama Barack e sodali che si trasformeranno in una velenosa polpetta dal costo inenarrabile.

La CO2 non è la causa bensì la conseguenza del riscaldamento globale.





Chi provocò il riscaldamento globale GW nelle ere geologiche passate? A cosa fu dovuto il raddoppio della concentrazione di CO2 sulla Terra quando l’Uomo non era presente? Oppure in epoche vicine, 1300 bC, e si ebbe un picco di GW dovuto a che o a chi?

Mandi

Renzo Riva
Via Avilla, 12
33030 Buja - UD

349.3464656
[email protected]

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=...

  Ecco gli Usa apocalittici. Ma quanto inquinano le conferenze sul clima?

Riprendiamo la chiacchierata da dove la lasciammo l’ultima volta, quando concludemmo che i potenti del mondo potrebbero prendere a modello il presidente del Consiglio italiano, il quale, senza pretendere di salvare l’intero pianeta (e men che meno i pinguini), ha salvato Napoli dai rifiuti e sta salvando L’Aquila dalle ferite del terremoto. Sentimmo il dovere di manifestare l’auspicio e sentiamo il dovere di ribadirlo perché che quei potenti stiano invece sprecando tutte le loro energie per deluderci è più che un sospetto. 
Ho scritto deluderci ma dovete leggere fregarci; una fregatura che ha grotteschi risvolti che sarebbero comici se non fossero tragici. È da una generazione che migliaia di sfaccendati delegati dai governi di ogni angolo del pianeta si danno convegno, con cadenza annuale, una volta a Rio, un’altra a Bali, un’altra ancora a Vattelappesca, per recitare la stessa litania, una specie di mantra, probabilmente: dobbiamo agire, e subito, e ridurre le emissioni mondiali di CO2. Il primo elemento grottesco è che se questi sfaccendati, parassiti dipinti di verde, se ne stessero tutti a casa, eviterebbero di emettere essi stessi una quota consistente di CO2. Perché, diciamo la verità, anche se noi non siamo di quelli che temono il gas-serra, troviamo insopportabile quando viene emesso inutilmente.
E che siano inutili queste riunioni planetarie non è un’opinione ma un fatto: il protocollo di Kyoto è un mostro che fu ideato nel 1992, concepito nel 1997 e sbroccolato con forza di legge nel 2003, ma le emissioni di CO2 sono aumentate senza sosta, anche in quei Paesi che quel mostro partorirono. Il che mi conduce al secondo elemento grottesco: la faccia di bronzo degli sfaccendati-parassiti, i quali farneticano rilanciando sul dopo-Kyoto a fronte di un Kyoto che è stato un colossale fallimento - e non poteva essere diversamente, come pronosticammo su queste pagine nel 2001.
Nel gioco del poker, rilanciare con nulla in mano si chiama bluffare, e colossale bluff è tutta la faccenda del clima. Ma fuori dal poker il bluff è parente stretto della fregatura, che nel caso specifico consiste di quanto segue. Abbindolare tutti noi e, con la forza della legge e in nome della salvezza dei nostri figli (o dei pinguini, se non abbiamo figli), obbligarci a impegnare il denaro delle nostre tasse per l’installazione di impianti eolici e fotovoltaici (Fv), che sono quanto di più dannoso, prima che inutile, ci sia per produrre energia elettrica. Non è un caso, infatti, che essi contribuiscono per lo 0.5% (l’eolico) e per lo 0.001% (il Fv) alla produzione elettrica mondiale; ed è importante rendersi conto che così sarebbe anche se quegli impianti fossero gratis. 
Ma gratis non sono, ed è qui la fregatura: per esempio, se per un impianto turbogas che produce energia elettrica utile dovremmo impegnare mezzo miliardo, per uno equipollente Fv dovremmo impegnare 60 miliardi e l’energia elettrica che esso produce è inutile.
Capite bene, allora, com’è che è da una generazione che quegli sfaccendati-parassiti, come api sul miele, ronzano da Rio a Bali a Vattelappesca, senza darsi pace e senza rassegnarsi all’evidenza che il loro problema non ha soluzione.


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