In realtà c’è sempre qualcuno che –qualsiasi cosa avvenga- tira fuori misteriosi laboratori, incidente segreti e quant’altro. Come chi ha addirittura ipotizzato che lo tsumani nell’Oceano indiano di qualche anno fa, sia stato provocato da una bomba atomica (americana, ovviamente).

 In questo caso in realtà qualcosa di strano c’è, e sono le cifre riportate all’inizio dell’articolo di Grazia Gaspari. Queste cifre, nella loro aridità, confermano che questo eccezionale allarme non è giustificato né dalla estensione, né dalla pericolosità del contagio.

“Strano” però non vuol dire necessariamente  “sospetto”, e pare di abissale comicità il fatto che “una giornalista austriaca accusi l’OMS e l’ONU di bioterrorismo e del loro intento di provocare un massacro”, peraltro con un morbo che si cura prendendo una camomilla calda la sera.

Invece è assai apprezzabile il tono più circospetto dell’articolo in questione, e soprattutto la tesi di fondo: qualcuno (cioè la case farmaceutiche) lucra enormemente su un fatto tutto sommato, secondario.