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Commento di Kocis

su “Permessi di soggiorno in nome di Dio”. Il futuro possibile dei missionari comboniani


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Kocis 17 giugno 2009 14:50
E’ certamente emerita l’iniziativa promossa dai MISSIONARI COMBONIANI DI CASTELVOLTURNO.
 
Il nostro Paese attraversa oggi una fase che suscita grandissime preoccupazioni in tutte le coscienze libere, civili e democratiche. Forze politiche e sociali ormai da tempo alimentano, in maniera dirompente e fanatica, atteggiamenti, iniziative ed atti amministrativi contro altri esseri umani, marchiati da: faziosità, odio, xenofobia, disuguaglianza. Uomini, donne, bambini, sono stati trasformati in rei, appellati clandestini, solo per “aver colpa” di cercare un proprio diritto alla vita.
 
Sono da condannare in maniera netta le politiche di respingimento, di rigetto all’accoglienza con fortilimitazioni alla concessionedei permessi di soggiorno, e l’introduzione di strumenti normativi, si veda in particolare il cosiddetto “pacchetto di sicurezza” - il confronto riprenderà a breve al Senato - che se reso operativo con le formulazioni già passate alla Camera introdurrà inaccettabili atti di penalizzazione nei riguardi dei migranti.
 
All’iniziativa del 20 giugno – Giornata Mondiale del Rifugiato – promossa con il logo “ permessi di soggiorno in nome di Dio”, hanno già aderito molte decine di rappresentazioni sociali ed associative italiane.
Le più varie.
Dal sito dei Comboniani di Castelvolturno www.nerobianco.org , si legge anche dell’adesione di una sezione dell’ANPI ( associazione nazionale partigiani d’Italia), e si possono apprendere tutti gli eventuali approfondimenti sull’importante manifestazione a sostegno dei migranti.

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