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Commento di GASPARE SERRA

su 21 Giugno, vota "no". Anzi, non votare!


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GASPARE SERRA 4 giugno 2009 17:10

Caro sig. Zanfardino,
rispetto le posizioni legittime di tutti, compreso di chi è favorevole al referendum.
Non posso però non controbiettare alle sue obiezioni che mi paiono sinceramente semplicistiche e facilmente confutabili:

PRIMO:
Nessuno ha negato che già oggi il premio di maggioranza potrebbe andare anche alla singola lista più votata (se venisse meno la logica degli schieramenti e tutte le forze politiche corressero da sole ed alla pari).
Il punto che Lei non evidenzia, però, è che:
a- il referendum, se passasse, vieterebbe per legge le coalizioni (mentre oggi le forze politiche sono incentivate a coalizzarsi prima delle elezioni per conseguire più facilmente il premio di maggioranza)
b- in base alla legge Calderoli:

 ciò che è formalmente possibile (l’assegnazione del premio di maggioranza alla singola lista più votata in mancanza di coalizioni)

 è praticamente impossibile o inimmaginabile: ammettendo pure che il Pdl corresse da solo alle prossime elezioni politiche, difatti, le forze politiche contrapposte non avrebbero nessun interesse a fare altrettanto, bensì sarebbero invogliate a coalizzarsi risultando così non impossibile ma facilmente ipotizzabile superare insieme (Pd+Idv+Sd+Radicali e magari + Udc, per esempio) i consensi del singolo Pdl! Ragion per cui il Pdl, allo stato, si terrebbe bene lontano dalla tentazione di rinunciare alla coalizione indispensabile con la Lega!

SECONDO:
Lei ha ricordato che già oggi esistono soglie di sbarramento che eliminano dalla rappresentanza politica (giustamente) i partiti minori.
Quel che non ricorda, però, è che tale soglie sarebbero destinate ad alzarsi di colpo in Senato, in maniera spropositata, dal 4 all’8% (con ciò mettendo in discussione anche la rappresentanza politica di Udc, Lega ed Idv!)
Questo contro l’esigenza democratica di pluralismo della rappresentanza politica!

TERZO:
Lei dice: "Le preferenze? Nessuno ha mai detto che sarebbero cambiate col referendum".
Non metto in discussione la sua buona fede ma constato il modo scorretto e disinformativo di condurre la campagna pro-referendum che gran parte della politica sta conducendo!
Per essere precisi, fino ad ieri sera (3 giugno), nel corso della puntata di OttoeMezzo su La7, il segretario Franceschini ha letteralmente preso in giro gli Italiani non ancora ben consapevoli del contenuto del referendum (cioé la stragrande maggioranza!) invitandoli a votare Si "per ridare ai cittadini la facoltà di scegliere i propri eletti al Parlamento": quanto di più falso e lontano dalla realtà! (non ripristinandosi affatto, questo referendum, le preferenze!)

QUARTO:
L’altra tesi ripetuta dai sostenitori del referendum (Lei compreso) è la seguente: "la legge Calderoli è una porcata: dunque va cambiata!"
Nessuno più del sottoscritto è d’accordo!
Ma che centra questo col referendum?
Il referendum del prossimo 21 giugno, se passasse:
a- peggiorerebbe "indiscutibilmente" la già brutta "porcata" vigente (rendendola una "super-porcata!), salvo che per il terzo e meno rilevante quesito ...
b- darebbe vita ad una nuova legge elettorale pienamente valida ed efficace:

 nessun obbligo vi sarebbe in capo al Parlamento di cambiarla ulteriormente (anzi, francamente ciò vorrebbe dire infischiarsi della volontà popolare già espressasi col referendum!)

 e, soprattutto, nessun interesse avrebbe Berlusconi (come da Lui già dichiarato!) a modificare la stessa legge per far comodo agli auspici del Pd!
Sostenere che votare "Si" è un modo per invogliare il Parlamento a modificare la legge elettorale, dunque, è la più colossale "bufala politica" che ho avuto modo di sentire negli ultimi anni!

Per queste ragioni,
IO MI ASTENGO IL 21 GIUGNO
ED INVITO TUTTI GLI ELETTORI A NON ANDARE A VOTARE!!!


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