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Nothing Left To Fear, anche Slash si dà al cinema

Anche Slash si dà al cinema e nelle vesti di produttore realizza Nothing left to fear, horrorone demoniaco diretto da Anthony Leonardi III. In realtà Slash firma anche la colonna sonora, che è una delle cose migliori del film.

Il reverendo Dan e la sua famigliola si trasferiscono in una villaggio dall’altra parte degli States dove l’uomo deve prendere servizio nella nuova parrocchia.
Il paese li accoglie nel migliore dei modi ed una delle due figlie trova anche in tempo zero un aitante fidanzatino.

Presto, però (ma proprio presto, eh) è chiaro che qualcosa non funziona. L’altra figlia sta maluccio e diventa tutta nera e anche molto molto cattiva. Il vecchio reverendo nasconde un segreto, che però non è un segreto perchè tutto il paese lo condivide.

Tutti, tranne naturalmente la nuova famiglioola che diventa vittima di qualcosa di brutto brutto brutto.

Il film è discreto, molto pulito ma manca di tante cosine.
Prima di tutto manca una decente costruzione della vicenda, di cui in fondo si capisce poco se non la presenza di un demone che tiranneggia il paese chiedendo continui sacrifici (se non è così non ho capito una cippa).
Qui si arriva al dunque senza preparazione, senza spiegazione, senza costruzione di quel che sarà la spiegazione di quello che è stato.

Il risultato è che il film non acchiappa per nulla.

Però dal punto di vista visivo è molto buono, come pure sono buoni gli effetti speciali ed ottimo il make up vecchio stile, che – lasciatemi dire – ha sempre un fascino superiore a tutto quel che è venuto dopo.

La bella è Rebekah Brandes, ma anche lei si perde nella stiracchiatura generale del film.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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