Di antimoderno(---.---.---.153)3 settembre 2012 20:20
Solito articolo noioso che inneggia alla "liberalità". Dimenticando che lo Stato sarebbero tutti i cittadini. Fosse per me puoi fare tutte le procreazioni che vuoi MA TE LE PAGHI!!
Di antimoderno(---.---.---.183)31 luglio 2012 12:28
L’articolo non è malaccio. Dovresti però capire che la svolta epocale sta nella meccanizzazione dell’agricoltura, che ha creato milioni di disoccupati e, ora, di senza-famiglia e di senza-qualità. Sono le macchine che ci scacciano dalla produzione. Ma se non produciamo qualcosa, come giustificare un reddito? Ecco che allora nasce il terziario, che altro non è se non la giustificazione economica di un parassitismo. E un parassita prima o poi viene smascherato e cacciato.
Di antimoderno(---.---.---.183)24 luglio 2012 19:35
hai perfettamente ragione. Ma esaminiamo da vicino cosa è successo. 1) Un paese agricolo diventa un paese industriale. 2) Un paese industriale diventa un paese di servizi. 3) Per sopperire all’eccesso di manodopera lo stato si fa carico di assumere. 4) La spesa è insostenibile, ma la vera insostenibilità è nel sistema. Conclusione: questo sistema alla lunga non regge. Ci sono solo due vie d’uscita: 1) Riduzione degli stipendi con conseguente riduzione del tenore di vita. 2) Economia pianificata.
Di antimoderno(---.---.---.220)23 aprile 2012 00:12
Io invece penso che a questo punto la signora Ilaria sia un pò dura d’orecchie. Qui non si tratta di scienziati frustrati, complotti, persecuzioni o altro. Io, per esempio, non ho nessun problema con i guadagni delle industrie farmaceutiche. Non mi interessano. A me interessa solo una cosa. Che possano emergere comportamenti, idee, posizioni, atteggiamenti, culture, sensibilità diverse in ambito medico-sanitario. Finchè però, si continuerà a considerare inevitabile, insostituibile, necessario, l’approccio medico-sanitario della cosiddetta "medicina ufficiale", tali idee non potranno emergere. E ci dovremo beccare il "fascismo benevolente" dei nostri scienziati. Guardi sig.ra Ilaria che io non l’ho incaricata di fare la ricercatrice per me. Quindi dal mio punto di vista lei è un’usurparice. Se voi amate la libertà, dovreste essere i primi a "mollare l’osso". ;Ma non lo farete mai, altrimenti il vostro castello crollerebbe, e con esso una cultura sanitaria tutta basata "sull’obbligo". Per il nostro bene, naturalmente!