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Zoomafie: in Campania, secondo rapporto Lega Antivivisezione, migliaia di animali uccisi

Sono davvero migliaia gli animali che, ogni anno finiscono la loro vita, nelle mani criminali della zoo mafia in regione Campania, secondo quanto emerge dal rapporto Zoomafia 2012 redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della Lega Anti Vivisezione. 

 
Secondo quanto emerge dal rapporto, le zoo mafie in Campania si presenta come un fenomeno parcellizzato tra storiche illegalità come le truffe nell’ippica e corse clandestine di cavalli, macellazioni clandestine, bracconaggio e pesca illegale, lotte tra cani e nuove frontiere criminali come il traffico di cuccioli. 
 
L’Osservatorio nazionale zoo mafia della Lav ha chiesto alla Procure il numero totale dei procedimenti penali sopravvenuti nel 2011 ed inoltre il numero degli indagati per reati a danno di animali. Nel 2011 il totale dei procedimenti sopravvenuti in Campania, sia a carico di noti che di ignoti, per i reati a danno degli animali è di 466 con 346 persone indagate. 
 

Per quanto riguarda il business delle corse di cavalli clandestine, in improvvisati ippodromi che tanti utili porta alla criminalità organizzata, quest’anno una gara è stata bloccata dalle forze dell’ordine e 12 persone sono state denunciate mentre sono stati sequestrati 7 cavalli. Per quanto riguarda le corse ippiche legali, che si svolgono in regolari ippodromi nel rispetto dei regolamenti, secondo i dati del laboratorio ufficiale per le analisi anti doping, sono ben 47 i cavalli che hanno corso in gare ufficiali svolte nei 3 ippodromi della Campania, a cui è stata riscontrata la positività a sostanze vietate
 
Le relazioni della Dia, in questo anno, hanno spesso citato tentativi, in parte riusciti, di infiltrazioni criminali nella zootecnia oltre a normali tentativi di controllare la filiera della carne, anche utilizzando macelli e macellerie clandestine. Il contrabbando di animali esotici come camaleonti, serpenti, pitoni reali, pitoni delle rocce indiane, scimmie di ogni specie e qualità è un business davvero florido che vede coinvolti nella maggior parte dei casi pluripregiudicati.
 

Secondo il rapporto della LAV sono ripresi anche i combattimenti tra animali, nonostante i sequestri di cani da combattimento, il ritrovamento di veri e propri allevamenti, ed il recupero di cani feriti nelle lotte segno evidenti di un business, relativo alle scommesse sulle lotte tra cani che non conosce crisi. 
 
Ciro Troiano, responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della Lega Anti Vivisezione sostiene,da tempo, che per contrastare questo fenomeno, occorre una visione strategica unitaria dei vari aspetti dell’illegalità zoo mafiosa ed è necessario sviluppare sinergie informative ed operative tra gli organismi deputati al controllo ed alla repressione. Sul piano legislativo, occorrono in tempi brevi, provvedimenti ad hoc contro le corse clandestine, fenomeno di grande allarme sociale anche per le connessioni con la criminalità organizzata.
 
di Giuseppe Parente
Questo articolo è stato pubblicato qui

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