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Yoani Sánchez e l’embargo nordamericano contro Cuba

Yoani Sánchez si dichiara contro l'embargo nordamericano che da cinquant'anni tormenta Cuba, ma afferma che non è il solo problema dell'isola caraibica.

Le Nazioni Unite hanno condannato per il ventesimo anno consecutivo l’embargo USA contro Cuba. Esito finale: 186 voti favorevoli, 2 contrari (USA e Israele) e 3 astenuti. La blogger cubana si dice soddisfatta, ma al tempo stesso si pone una serie di domande.

“Quale embargo ci sottomette a una gerontocrazia incapace? E' colpa del blocco se tanti giovani sognano soltanto di fuggire da Cuba? Quale embargo fa esprimere critiche a voce bassa? E' forse il blocco che controlla i telefoni e che ci fa seguire da poliziotti della Sicurezza di Stato?

Quale embargo ci obbliga a ripetere slogan politici sin da bambini? Forse il blocco fa indossare la maschera della doppia morale e impone di tacere? Quale embargo mette il bavaglio ai giornalisti ufficiali? Il blocco fa sì che gli opportunisti applaudano?

E intimorisce 11 milioni di cubani? Quale embargo limita a duecento le professioni private? Il blocco impedisce la creazione di un mercato all’ingrosso e l’apertura del credito per i cittadini? Quale embargo riempie di ideologia l’educazione cubana? Ed è sempre il blocco a definire i diritti umani una perfida espressione?

L’embargo alimenta gli atti di ripudio, gli eccessi della polizia politica e gli arresti arbitrari dei dissidenti? Quale embargo impone di subire il partito unico? Il blocco pretende la penalizzazione del pluralismo e vuole un’ideologia di Stato? Quale embargo impedisce a un cubano di fondare un partito, di aprire un giornale e di parlare senza il timore d’essere punito?

Quale embargo impedisce di accedere alla TV via cavo che a Cuba è riservata agli stranieri residenti? Quale embargo mi impedisce di scrivere su Twitter via internet invece di farlo alla cieca a mezzo sms? Quale embargo fa sì che il Governo di Cuba venga tramandato per via ereditaria invece di ricorrere alle urne? Quale embargo mi impedisce di uscire dal mio paese e di poter rientrare quando voglio? L’ONU deve sapere che noi cubani vogliamo votare anche contro l’embargo interno”

Garrincha, noto fumettista cubano, firma una vignetta satirica pubblicata da El Nuevo Herald dove fa capire come la fine dell'embargo sarebbe un problema proprio per il regime, che da sempre giustifica con la presenza del provvedimento ogni situazione negativa che riguarda Cuba.

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