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W l’Italia! L’Italia dei falsi laureati…

W l’Italia! L’Italia dei falsi laureati, l’Italia dei bourlesquoni eeh… l’Italia dei buffoni L’italia dei mangioni e dei dimenticati…. W l’Italiaaa, l’Italia che non muore… (F. De Gregori – G. Rizza)

Così, signori, finisce la campagna elettorale per le prossime elezioni politiche italiane tra famosi sedicenti economisti che spacciano importanti master a Chicago mai frequentati, altrettanto importanti lauree in economia e giurisprudenza, anche queste (pare), mai ottenute; tra bourlesquoni che s’improvvisano novelli Achille Lauro (che distribuiva la scarpa sinistra ai cittadini poveri con la promessa che avrebbero avuto anche la destra se lo avessero votato).

Tra un (ex) partito dei lavoratori che si vanta di aver permesso al ragioniere di Hitler di governare; tra magistrati che si tuffano con ancora la toga addosso nella baruffa della politica dopo aver visionato importanti dossier inaccessibili a chiunque altro e parassiti mummificati tirati su per i capelli per fargli prendere un’ultima boccata d’ossigeno a spese dei cittadini della classe più inerme.

Tutto questo senza ricordare tutti i precedenti degli anni e dei mesi scorsi: tesorieri che scappano con la cassa del partito piena dei soldi delle pensioni tolte ai poveracci, presidenti di partiti defunti che non sanno di avere quei soldi in cassa, presidenti di regioni che fanno vite lussuose tra vacanze da sogno e case delle quali si dimenticano di conservare le ricevute, presidenti di regione che sguazzano come porci in festini e privilegi che adesso, tutti quanti, ci vengono riciclati alla camera e al senato.

Che dire? Schifo è una parola sufficiente per definire l’Italia negli ultimi posti delle classifiche mondiali della civiltà? Eppure c’è chi in quest’Italia ci sta bene e guai se ti proponi di cambiare le cose, perché per questi incivili, ma perbenisti, chi si propone ciò è un fascista. Viva l’Italia…

 

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