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Volete sapere a cosa serve la Papa Mobile?

Il Papa predica umiltà e si addolora per gli ultimi del mondo. Ma sapete a cosa serve la sua "pedana mobile"? A trasportare meglio i pesanti paramenti liturgici. Parola di Padre Lombardi...

Come ogni anno, da oltre duemila anni, anche questo 2011 nella data convenzionale del 25 dicembre, i cattolici praticanti e non praticanti e i festaioli per consuetudine hanno festeggiato il Santo Natale .

A Natale bisogna essere tutti più buoni. Magari durante l'anno fate i biricchini o le angherie peggiori a parenti, amici e sconosciuti, ma durante, poco prima e poco dopo questa ricorrenza è assolutamente indispensabile essere tutti più buoni. Poi appena passata la fatidica data, con eventuale strascico fino all'Epifania quando anche l'albero di Natale, con le sue palle dorate e argentee e le luci intermittenti, finisce inesorabilmente in soffitta o nel bidone dell'immondizia, allora potete ripartire alla grande e sotto a chi tocca .

Anche gli evasori fiscali festeggiano il Santo Natale e possono arrichirlo di doni e abbuffate che i cassaintegrati, i precari, i disoccupati e anche i pensionati finiti nella tagliola di Mario Monti certamente non si possono permettere. Per loro semplicemente finisce un anno di tribolazioni ed un altro inizia, forse ancora peggiore .

Ma a Natale alla bontà bisogna aggiungere anche la sincerità e la coerenza dei comportamenti perché è vile chi predica bene e razzola male, è meschino prendere per i fondelli chi si aspetta parole di conforto o il caritatevole buon esempio.

E qui casca l'asino.

Ho seguito, finché ho potuto, l'omelia di Natale che Papa Benedetto XVI ha celebrato in San Pietro. L'entrata nella basilica colma di fedeli è avvenuta sulla pedana mobile, inaugurata da papa Wojtyla per "alleviare " le fatiche (?!) e anche per motividi maggior sicurezza. Un papa a terra non è cosa da fare.

Ma la ragione principale per ricorrere a questo attrezzo di trasporto, cosi' ci spiega padre Federico Lombardi, è da ricercare nella pesantezza dei paramenti liturgici che addobbano, come un albero di natale, il Santo Padre. Già perché tra sete, porpore, finiture d'oro, mitra o scettro come dir si voglia, croci d'oro e ammennicoli vari, il tutto deve effettivamente pesare qualche decina di chili che, per un uomo abituato a non lavorare in tutta la sua esistenza, devono indubbiamente creargli notevoli problemi.

Bene, nell'omelia il Papa tocca i vari aspetti della crisi di fede nel mondo occidentale, la barbarie delle guerre che insanguinano il mondo e via dicendo su tutti i mali che affliggono l'umanità, finché ad un certo punto, parlando di "nuova evangelizzazione" e citando il suo memorabile (e criticato) discorso di Settembre a Friburgo,se ne esce (testuale) con queste parole: " .. La vera crisi della Chiesa nel mondo è una crisi di fede... oggi il Natale è diventato una festa dei negozi, il cui luccichio abbagliante nasconde il mistero dell'umiltà di Dio, la quale ci invita all'umiltà e alla semplicità... "

Già, proprio cosi: "umiltà e semplicità", parole che se fossero state pronunciate da un frate Comboniano, da un San Francesco vestito con un poverissimo saio o da madre Teresa di Calcutta, mi avrebbero colpito al cuore .

Ma vedere quell'uomo ingioiellato, impreziosito da simboli di ricchezza in quel contesto maestoso di marmi pregiati e di barocche finiture, in un tripudio scintillante, mi ha fatto inorridire e ho spento il televisore.

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