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Violenze a Barcellona contro i 15M, l’idioma della polizia

Bercellona, 27 Maggio 2011. Non voglio scrivere troppe parole a riguardo. Vi lascio alle foto ed ai video che mostrano la polizia attuare in maniera talmente violenta da far venire il mal di stomaco. Vorrei non aver dovuto pubblicare questo articolo ma, purtroppo, quello che vedete è successo a Barcellona qualche giorno fa e deve essere denunciato.

I Mossos d’Esquadra, che stanno controllando in questi giorni piazza Catalunya, con la scusa di dover andare a “ripulire la piazza”, hanno scatenato la loro violenza su pacifici cittadini di tutte le età, accampati da giorni nel centro della capitale catalana.

Pare, inoltre, che, ogni giorno, il corpo di polizia antisommossa catalano stia aspettando (invano, ndr) che succeda qualcosa di “disordinato”, un espediente per violentare nuovamente la gente che si è accampata in difesa dei propri diritti di cittadini.

Le persone che si stanno manifestando a Barcellona sono pacifiche, ordinate ed organizzate. Oltre a ripulire ogni giorno Plaza Catalunya da soli, stanno dimostrando come questa manifestazione sia il simbolo della lotta pacifica contro un sistema corrotto ed una classe politica che si è dimenticata di rappresentare i diritti dei cittadini ed è accecata dai soldi e dal potere.

Il movimento 15M, che da Madrid e si è diffuso in tutta la Spagna e recentemente anche in Grecia, è la voce delle persone che esigono rispetto per i propri diritti civili, politici ed umani. Sarebbe ora che anche gli italiani cominciassero ad accamparsi in piazza, invece di ascoltare le tribune elettorali e le inutili promesse chiacchierati da politici come Berlusconi, Moratti, Pisapia e compagnia bella.

Scendere in piazza a protestare è necessario affinché si concluda quest’epoca storica, quella che i potenti hanno contraddistinto con la semplice parola CRISI e che, invece, è l’apoteosi della corruzione insita nel sistema politico-economico mondiale, un sistema che si è sbeffeggiato della gente per decenni e continua a dominare tirannicamente tutti i popoli del mondo.

Per coloro che stanno guardando come si scrive la storia seduti sul divano davanti alla televisione: questo è il momento di attuare! Volete essere considerati persone o pecore mansuete da tartassare e dominare a colpi di bastone non appena vi svegliate ed esprimete il vostro status di esseri viventi liberi ed indipendenti?

Concludo con un appello ai Mossos d’Esquadra di Barcellona: non è con la violenza che riuscirete a risolvere i vostri conflitti interni, i vostri problemi e shock emozionali infantili. Avete dato l’ennesima dimostrazione che cercate sempre di disseminare la violenza ed il disordine: non siete degni d’essere chiamateforze dell’ordine. Questo vale anche per tutti i corpi antisommossa italiani, francesi, tedeschi, di tutta Europa e di tutto il mondo. Cercate di capire che siete nel mezzo di una lotta per la libertà e la determinazione delle persone e state pestando e calpestando i diritti di quelli che potrebbero essere vostri amici. La vostra violenza è semplicemente la manifestazione della vostra ignoranza e della vostra codardia. Siete i cani del pastore, i primi ad essere stati bastonati.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.138) 30 maggio 2011 19:14

    Bell’articolo su Barcellona e sulla polizia, ma purtroppo c’e’ una frase che accosta Pisapia a Berlusconi e Moratti, come facenti parte di una "compagnia bella".

    Al di la’ delle idee politiche di Vitiello, direi che non c’e’ nessuna ragione per l’accostamento.

    Pisapia non ha nessuna colpa di governo, non avendo mai governato e, se si vogliono definire inutili le sue promesse, si dovrebbe fare anche la fatica di specificare quali, e motivare.
    Ma soprattutto, Pisapia e’ un esempio di buona democrazia: e’ arrivato alla posizione di sindaco dopo aver vinto delle elezioni primarie, sostenuto innanzitutto da movimenti nuovi e di giovani, contro altri candidati sostenuti da apparati di partito, molto piu’ forti in partenza.

    Non ha avuto il sostegno di televisioni che tutte insieme trasmettavano il suo monologo, non ha una storia di misterioso successo economico, non ha mai comprato deputati o consiglieri, non ha interessi economici personali, tipo legami con il petrolio o con l’Expo e neanche si paga dei bunga bunga.

    L’accostamento di Pisapia con Berlusconi e Moratti mi sembra del tutto inappropriato e gratuito; l’averlo fatto in un articolo di sostegno ai diversi movimenti di indignati rischia di portare un immeritato discredito proprio a questi movimenti, che invece stanno dimostrando capacita’ di capire e discernere.

    Geri Steve

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