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Violenza nella Camera accanto

L’altra sera, come moltissimi altri, ho guardato Annozero e lo spettacolo, diciamocelo schiettamente, non è stato dei più edificanti. Non mi riferisco alle immagini della madre di Scilipoti né allo show di Di Pietro, bensì all’opera da guastatore (provocatore) di un Ministro della Repubblica. Ignazio La Russa ha tenuto fede al suo ruolo, difendendo l’indifendibile e cercando di far impantanare nelle trincee i giovani studenti che di fronte alle telecamere cercavano di esprimere a parole quello che due giorni prima avevano espresso in altro modo. Dissenso e rabbia, verso non solo un Governo che del popolo se ne infischia ma più ampiamente verso un sistema politico e sociale che sta portando il paese alla rovina.

Peccato che ai politicanti di professione (Casini e La Russa nell’occasione) non fregasse molto delle ragioni che hanno portato agli scontri di Roma. Con le orecchie foderate di prosciutto, come due predatori selvaggi hanno accerchiato e stretto all’angolo dei cuccioli indifesi che alla fine hanno dovuto soccombere, facendosi trascinare nella mediocrità del pensiero unico borghese. “Prendete o no le distanze dai violenti?” Come chiedere ai due Onorevoli (?!?) se prendessero le distanze dai politici corrotti e ladri. La differenza tra le due categorie è che il politico non ci pensa due volte prima di mentire, mentre gli studenti hanno cercato, purtroppo invano visto che sono stati continuamente disturbati ed insultati, di far capire che non esiste un muro di demarcazione, che il movimento non è tutto o bianco o nero. Ma le sfumature sono difficili da percepire per chi ha un intelletto limitato ed allora i due parlamentari hanno continuato nel loro gioco al massacro, distogliendo l’attenzione dal vero problema.

Non si tratta di dire se uno è o no a favore della violenza. E poi che cosa si intende per violenza? Non è violenza anche occupare terre straniere per conto terzi, mantenendo l’ordine con i mitra ed i Lince? E non è violenza anche quella del Ministro La Russa, che da buon specialista di tafferugli verbali irride ed insulta sempre i suoi interlocutori, per poi al momento giusto tirare fuori un sorriso (falsissimo) per fare la parte del buono? La bava e gli sputacchi che uscivano dalla sua bocca infervorata, comunque, non erano la parte più schifosa del discorso.

Eppure agli studenti sarebbe bastata una frase, una sola, per far tacere i due mandriani e durante la trasmissione pregavo affinché qualche spirito gliela suggerisse. Peccato che nessuno dei 3 ha avuto la genialità di dire una proposizione tipo questa: “Ma scusate signori Onorevoli, vi concentrate tanto su quello che è successo in Piazza del Popolo per evitare di parlare di quello che è successo alla Camera dopo il voto? I tafferugli non sono cominciati in piazza ma dentro il Parlamento. E siete voi che avete in questi anni fatto politica urlando ed annientando con la violenza, seppur solo verbale, i vostri avversari. Siete voi che avete dato l’esempio cattivo a quei giovani che l’altro giorno hanno devastato, come dite voi, il centro di Roma“.

Bastava solo una frase del genere, bastava ricordare gli anni passati conditi dalle dichiarazioni dei La Russa, dei Capezzoni, dei Cicchitto, dei Di Pietro e affini per capovolgere la situazione e mettere loro con le spalle al muro. Peccato che non sia successo ieri ma non disperiamo, i tempi sono maturi ed il momento di fare i conti, magari senza sanpietrini, forse un giorno arriverà.

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