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Vedute Marziane: nel nome del duce

Nelle prime due puntate abbiamo parlato di un futuro (tra internet ed energia) che l’Italia non sembra capace di afferrare. Oggi, invece, si parla di passato. Di come corriamo il rischio di tuffarci in nostalgie pericolose, in quanto incapaci di dare risposta alle domande del presente. Come nell’articolo di Nick Pisa, corrispondente a Roma per il quotidiano scozzese The Scotsman...

«Un partito di estrema destra italiano offre 1.500 euro ai genitori che decidono di chiamare i loro figli come il dittatore fascista Benito Mussolini o come sua mogle Rachele. Il Movimento sociale-Fiamma tricolore fa quest’offerta in cinque comuni della provincia di Potenza, dove la natalità è molto bassa, e dove la depressione economica è particolarmente sentita.

Vicenzo Mancusi, presidente regionale del Movimento sociale-Fiamma tricolore, ha detto: "L’iniziativa non risolve certo il problema del declino demografico della popolazione, ma è un piccolo sforzo fatto da un piccolo partito".

Quando gli viene chiesto perché sono stati scelti quei nomi in particolare, dice: "È una pura casualità, sono solo nomi carini". Il nome Benito, che viene dal latino Benedictus e significa "parlare bene", è poco usato in Italia perché ricorda il Duce Mussolini.

Il nome di questo piccolo partito fa riferimento al partito Movimento sociale italiano, nato dopo la seconda guerra mondiale, che a sua volta prendeva il nome dalla Repubblica sociale italiana, creata dai nazisti nel nord dell’Italia, dopo che Mussolini era stato allontanato dal potere.

La fiamma tricolore è il simbolo di questo partito, una fiamma verde, bianca e rossa come i colori della bandiera italiana. Attualmente non hanno nessun rappresentante nel parlamento nazionale, ma solo un eurodeputato».

Leggi l’articolo originale



La notizia ha trovato spazio anche su molti altri giornali stranieri:

New York Times (Stati Uniti)
Independent  (Gran Bretagna)
La Nacion (Argentina)
The Canadian press (Canada)

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