Vauro-Fornero: W il diritto di satira e la democrazia!

La Fornero scopre una delle conseguenze del ricoprire un ruolo politico e lancia anatemi contro il vignettista Vauro, reo di averla ritratta come una Ministra-squillo (in attesa della telefonata di Marchionne).
Bolla la caricatura come "maschilista", riscuotendo l'appoggio di tante moderne suffragette che non vedevano l'ora qualcuno pronunciasse quella parola per ricominciare a bruciare i reggiseni.
Ma che poi, solo io colgo il collegamento tra 'squillo' e 'telefonata'? Perché ho sentito degli opinionisti attaccarsi al fatto che 'squillo' sia ormai demodé come parola... ma cosa c'entra? Anzi, la satira è fatta anche di vintage e di grottesco.
Secondo me, Vauro esercita solo un suo diritto, quello di fare satira, una libertà importantissima in una Democrazia vera e compiuta, perché permette di esprimere dissenso, rappresentare con sintesi ed immediatezza situazioni anche complesse, con un linguaggio, quello grafico, ed uno strumento, la risata, che arrivano a tutti.
W la libertà di satira! W la democrazia!
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