VIOLENCE l’arte interpreta la violenza

“La XV Biennale Donna di Ferrara, continuando il percorso delle ultime tre edizioni, si prefigge il compito di individuare ed esplorare tematiche legate a problemi socioculturali, indentitari, comportamentali e geopolitici, interpretati grazie alla creatività di alcune delle più note voci femminili dell’arte contemporanea".
Quest’anno il tema affrontato per restituirlo in chiave artistica nelle sue varie sfaccettature è quello della violenza. La parola violenza ne racchiude in sé altre come aggressività, oppressione, impotenza, ignoranza, dolore, troppo spesso declinate al femminile.
Anche nei Paesi socialmente più evoluti i dati statistici sono inquietanti, “femminicidio” è un neologismo che ha fatto di recente la sua comparsa nei media: ovvero distruzione fisica, psicologica e istituzionale della donna, esercitata in una percentuale che arriva a toccare oltre l’80 per cento dei casi all’interno delle mura domestiche.
Ma la Biennale non vuole indagare solo la violenza intesa come di genere o sul genere, ma la pratica della violenza nelle sue accezioni più ampie e disparate: da quella individuale a quella familiare, da quella culturale a quella sociale e politica.
A confrontarsi su tematiche che appartengono da sempre al linguaggio di ognuna di loro, sono state scelte dalle curatrici Lola Bonora e Silvia Cirielli sette artiste internazionali: dalle più affermate VALIE EXPORT, Nancy Spero, Yoko Ono e Lydia Shouten, alle più giovani Regina Josè Galindo, Naiza H. Khan, Loredana Longo.
Le sette artiste intraprendono un serrato confronto con la violenza, dando la loro versione cruda e visionaria di questa realtà, con rigore intellettuale, ironia e provocazione.
La XV Biennale Donna vuole essere, quindi, un viaggio metaforico fra generazioni, mondi e linguaggi diversi, a dimostrazione di come la violenza non abbia età, religione o colore.”
Comitato Biennale Donna – UDI
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