Uscire dalla mobilità. Un posto in somministrazione per ritrovare lavoro

In onore del 1 Maggio festa del lavoro, il lavoro “in somministrazione” può essere utile e far rientrare nel mercato del lavoro, chi il lavoro l’ha perso ed è finito in mobilità.
Un esperimento è stato già fatto nel 2010, per merito di una norma inserita nella Finanziaria che ha così sospeso il vincolo “della casualità” per la somministrazione di lavoro. I risultati che ne sono scaturiti non sono niente male. Oltre 26 mila i lavoratori che sono stati ricollocati dalle agenzie di somministrazione di lavoro lo scorso anno, e per di più un quarto di loro ha superato i 44 anni di età.
Secondo la legge, in Italia per assumere un lavoratore in somministrazione serve una precisa casuale: picchi di lavoro, sostituzioni, commesse impreviste. Per tentare di porre rimedio, ed arginare le conseguenze della pesante crisi in atto,
- Ritrovare lavoro
E la risposta del mercato è stata positiva e non si è fatta attendere. Sono stati circa 26.500 i lavoratori provenienti dalle liste di mobilità, ricollocati dalle agenzie di somministrazione per il lavoro. Nel 2010. La durata media delle missioni (53 giorni) è decisamente sopra la media del settore (45 giorni), mentre il numero di missioni per ogni lavoratore è più basso (1,5 contro 2,3).
Il presidente di Assolavoro, l’Associazione nazionale agenzie per il lavoro, Federico Vione, ci conferma che i risultati sono eccellenti, le novità introdotte con
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