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Un viaggio ai confini della realtà

Intervista a Massimo Polidoro, che ci parla del suo nuovo libro (uscito il 19 marzo) “Enigmi e misteri della storia. La verità svelata” (Piemme), nel quale prende in esame fenomeni paranormali ed eventi inspiegati.

 

Un viaggio straordinario nei misteri storici, ai confini tra il possibile e l’impossibile, per scoprire e risolvere enigmi che da sempre affascinano e attraggono. Nel nuovo libro Enigmi e misteri della storia. La verità svelata (Piemme, pp. 340, € 16,50), Massimo Polidoro – scrittore e indagatore del mistero, collaboratore stabile di riviste divulgative, consulente scientifico di programmi televisivi, tra cui Superquark, e segretario del Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale (Cicap) – affronta i temi più disparati legati a fenomeni paranormali ed eventi inspiegati. 

Questo interessante libro, in uscita in libreria il prossimo 19 marzo, rappresenta il terzo volume di una sorta di trilogia legata ai grandi misteri presenti in varie culture e in differenti periodi storici. Per parlare di questa trilogia del mistero, ma anche per capire come, a volte e in assoluta buona fede, si possa cadere in errore e in autoinganno – magari nel tentativo di cercare delle interpretazioni a fenomeni non sempre comprensibili della realtà – abbiamo incontrato nella nostra redazione e rivolto alcune domande all’autore, che gentilmente ha rilasciato un’intervista in esclusiva per LucidaMente, in assoluta anteprima rispetto all’uscita di Enigmi e misteri della storia.

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Innanzi tutto, benvenuto e grazie. Nei libri Grandi misteri della storia e Gli enigmi della storia – editi da Piemme rispettivamente nel 2002 e 2003 – lei si è occupato di alcune straordinarie leggende e misteri affascinanti come il mito di Atlantide (del quale ha recentemente argomentato nell’articolo L’Atlantide antartica, in Focus, n. 237, luglio 2012), gli enigmi delle piramidi egizie, il triangolo delle Bermuda, Stonehenge, il Santo Graal arturiano, il mesmerismo, oltre che di personaggi notissimi agli studiosi del Cicap (e non) come Uri Geller e Gustavo Adolfo Rol. In questo nuovo saggio (rilegato in brossura con sopracopertina e un inserto fotografico a colori), il cui titolo suona come una sorta di “summa” dei due precedenti, quali temi affronta e di quali misteri è andato a caccia?

«Grazie a voi. È un ritorno a una passione, quella per i misteri storici, che mi affascina da sempre, ma che non affrontavo in un libro da una decina d’anni. Nel nuovo saggio Enigmi e misteri della storia raccolgo indagini e ricerche che non avevo avuto modo di pubblicare in nessun altro libro.

Come sempre, e come piace a me, la selezione degli argomenti è variegata. Si va dagli “antichi astronauti” alle ipotesi scientifiche sul diluvio e su altre presunte catastrofi globali in tempi remoti, passando dai misteri degli antichi egizi fino a un’indagine sulle cosiddette civiltà perdute. Ci sono, poi, ricerche su personaggi leggendari e le loro eventuali radici storiche, da Robin Hood all’Olandese Volante, da re Artù a Guglielmo Tell, dal Pifferaio magico al Golem

Ancora, si parla di fenomeni paranormali, animali sensitivi, tombe che si muovono, casi di poltergeist, maledizioni e profezie, creature misteriose, zombie, giganti, sirene… E, per finire, si esaminano i più clamorosi falsi storici: dalle Pietre di Ica (che si dice ritrarrebbero popolazioni preistoriche impegnate a usare telescopi o a cavalcare dinosauri), all’Uomo di Neanderthal sotto ghiaccio, dallo pterodattilo catturato durante la guerra civile americana, al Priorato di Sion e a molto altro ancora. Insomma, un vero viaggio nei misteri storici al confine tra il possibile e l’impossibile».

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Un libro assolutamente da leggere e ricco di enigmi e misteri svelati, che è interessante studiare dal punto di vista storico-scientifico, per capire cosa c’è alla base e all’origine del fantastico letterario. Nel primo dei due libri sopra citati lei dedica una parte alla “maledizione del Titanic” e al suo tragico affondamento.


Maledizione, però, che non è mai esistita, se non nell’abile sceneggiatura narrativa che ha messo in atto per mostrare – usando le sue parole – «quanto sia facile inventare una teoria pseudoscientifica con un “che” di misterioso e che potesse comunque apparire verosimile». Ne parla anche (diversamente e approfonditamente) nel recente volume Titanic, un viaggio che non dimenticherete (Piemme), spiegando tecniche e strategie di cui si sono serviti in passato alcuni scrittori per divulgare idee e
teorie improbabili e non suffragate da fatti reali. Quali altri misteri potrà scoprire il lettore, leggendo questo libro sul Titanic?

«Il libro sul Titanic dello scorso anno è un racconto corale che intreccia le storie di ufficiali e passeggeri, naufraghi e soccorritori, scienziati e avventurieri. Attraverso gli occhi dei protagonisti, il lettore è trasportato sulla nave e vive per intero lo svolgersi di una storia intramontabile. Si viene accolti a bordo, si visita la nave e i suoi meravigliosi saloni. Si incontrano i personaggi più interessanti e si vivono le emozioni della traversata. Fino al momento del fatale impatto, quando la nave si inclina, il panico si diffonde e la sorte distingue tra sommersi e salvati. E poi si va alla ricerca del relitto, ci si inabissa nelle profondità dell’oceano per scorgerlo ancora una volta da vicino e, infine, vederlo risorgere a nuova luce. A rammentarci che “la vita non è che una partita giocata con la dea fortuna”».

00000-Piero Angela con Massimo Polidoro

Insomma, un libro la cui storia è raccontata con l’abile piglio del narratore, ma che è strutturata come un saggio storico. Non a caso, lei è anche un romanziere e conosce le tecniche diegetiche e semiotiche della narrazione. Un’ultima domanda, dottor Polidoro: sappiamo che è stato docente di Metodo scientifico, pseudoscienza e psicologia dell’insolito presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca. Può capitare che alcune persone, anche in buona fede, siano vittime di un vero e proprio autoinganno di fronte al reale, interpretando in modo errato alcune esperienze. Può spiegarci, brevemente, come avviene questo meccanismo che induce e conduce all’autoinganno?

«Certo. Il cervello umano ha l’insopprimibile tendenza a dare un senso a ogni tipo di stimolo ambiguo. Ecco allora che una macchia nella neve diventa uno yeti, un felino che si muove nel sottobosco un chupacabras, una macchia sul muro è un volto sacro e qualcosa che sfreccia in cielo un disco volante. Non dico che queste cose non possano esistere, ma la suggestione e il bisogno di trovare significati in ciò che a volte non li ha può indurci a cadere in inganno.

Poi ci sono persone che, disperatamente, vogliono credere che un guaritore possa curarli dalla loro malattia o un medium metterli in contatto con una persona che non c’è più: in questi casi chi vuole credere non cambierà mai idea, nemmeno di fronte all’evidenza che ciò in cui crede non ha fondamento. Però, il problema è che del bisogno di fede e della tendenza a lasciarsi ingannare approfittano numerosi personaggi senza scrupoli, quelli contro cui il Cicap – che ho l’onore di coordinare – combatte da sempre. 

Piero Angela ha detto di recente che «la funzione che esercita il Cicap, una funzione di verifica delle notizie, di corretta informazione, di denuncia di truffe e imbrogli e di tutela dei più deboli, è troppo importante per essere trascurata». È per questo che – di fronte alle recenti difficoltà del comitato per un calo nelle adesioni dovuto in gran parte alla crisi che tutti stiamo attraversando – desidero invitare anche i lettori di LucidaMente ad aderire e a sostenere il nostro lavoro (cfr. www.Cicap.org)».

Grazie, dottor Polidoro.

Le immagini: l’autore, la copertina del suo libro Enigmi e misteri della storia e Piero Angela assieme a Massimo Polidoro.

Marco Cappadonia Mastrolorenzi

(LucidaMente, anno VIII, n. 87, marzo 2013)

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di GeriSteve (---.---.---.3) 8 aprile 2013 14:31

    Mah...
    Gli enigmi nella storia esistono davvero, e non hanno niente a che vedere con gli sbarchi di alieni o altre fesserie come il neandertal nei ghiacci.
    Il fatto è che gli storici sono sempre stati legati al potere e quindi hanno dato il loro contributo alla corroborazioni delle teorie ufficiali occultando tutte le verità scomode.
    Per questo ci è sempre stato detto che il neandertal era uno scimmione in confronto al sapiens (tacendo che aveva una capacità cranica superiore e che gli europei sono discendenti di entrambi), che l’agricoltura è nata nella mezzaluna fertile e non prima, che Goebkli Tepe è stata costruita da cacciatori raccoglitori, che Mosè era ebreo, che gli etruschi avevano mutuato il loro alfabeto da quello greco e non che avesse le stesse origini del fenicio e via dicendo, fino ai fatti recenti che ci riguardano, come il ruolo delle massonerie e altre società segrete nella storia del potere, dell’economia e della delinquenza. In Italia queste attività segrete si sono intrecciate con l’unità d’Italia, con ll’intervento in guerre varie, con il golpe della marcia su Roma, con le diverse stragi di stato. Ricordiamoci una commissione istituita da Cossiga per ritrovare Moro in cui tutti i membri si è scoperto essere della P2.

    Non mi sembra che il Polidoro tocchi questi veri problemi storici; inoltre, a suo tempo io avevo molta stima per il CICAP, mentre adesso sono convinto che sia completamente infiltrato dai servizi per combattere ogni controinformazione tacciandola di ingenuo complottismo.

    Vedi ad esempio:
    http://www.youtube.com/watch?v=mOH8...
    in cui Piero Angela, che da sempre viene spacciato per scienziato, taccia di maniaci del complotto tutti coloro che dubitano delle verità ufficiali.
    Oppure:
    http://www.youtube.com/watch?v=ZfC2...
    in cui è chiaro che Paolo Attivissimo, super attivo portavoce del CICAP si muove per nascondere e non per chiarire i misteri dell’auto attentato dell’ 11 settembre 20001, esattamente come poi ha fatto per i "misteri" del non credibile attentato di Tartaglia a Berlusconi.

    GeriSteve

  • Di (---.---.---.188) 23 giugno 2013 16:27

    Mi chiedo se lei, GeriSteve, ha letto veramente il libro di Massimo Polidoro da me recensito. Non mi sembra, a meno che non lo abbia letto male, visto che il volume racconta di come si sono diffusi certi miti e leggende legati a fatti insoliti e non di sbarchi di alieni, come dice lei. Lo studio di Polidoro è un’indagine sociologica sul modo di diffusione di storie legate ad alcuni personaggi leggendari e ad eventi particolari. Non sono fesserie, come dice lei. Perché usa questi toni irriverenti e aggressivi? Perché questo atteggiamento ostile e canzonatorio? Ripeto: il libro lo ha letto?

    Per quanto riguarda le altre cose che ha scritto, lei fonde e confonde fatti storici con teorie complottiste e fa un’insalata di eventi tra loro scollegati. Mi pare che sia lei a ragionare da complottista. E poi Piero Angela non viene "spacciato per scienziato" come dice lei. Il dott. Angela è un giornalista e divulgatore scientifico, è ben differente. Il Cicap sarebbe "completamente infiltrato dai servizi per combattere ogni controinformazione tacciandola di ingenuo complottismo?" Accidenti...e chi sarebbe il complottista?

    L’autore dell’articolo.

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