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Un altro pianeta

Come la Spagna sa affrontare realmente la crisi economica e l’Italia resta a guardare.

Il premier interrompe le vacanze ferragostane per scappare nella capitale e convocare d’urgenza una Commissione degli Affari Economici.
La riunione produce un piano anti-recessione composto di 24 punti: aiuti alle piccole e medie imprese, un forte impulso alla costruzione di case popolari (per arginare la crisi internazionale dei mutui), rafforzamento del trasporto su rotaie per migliorare "la competitività e la concorrenza" e interventi decisi in settori strategici come energia, telecomunicazioni e ambiente.
Infine una soppressione della tassa sul patrimonio per dare più respiro alle famiglie.
Eppure questo governo costretto a misure d’emergenza nella calura estiva non amministra una regione del Terzo Mondo o è vittima di una recessione fulminante.
Stiamo parlando della Spagna e del suo presidente Josè Louis Zapatero, allarmato perchè il paese iberico rischia di non crescere più dopo l’impennata del Pil al 3,8% registrato lo scorso anno.
Le previsione più rosee prevedono una crescita dell’1,6% nell’anno in corso e di appena l’1% per il 2009.
Una preoccupante contrazione della crescita che impone ai ministri in carica un surplus di lavoro e manovre ecomoniche mirate.
Invece l’Italia, con crescita pari allo 0%, non sembra affatto allarmata, anzi.

Il nostro presidente del Consiglio dopo aver sistemato i suoi processi si gode la villeggiatura a Villa Certosa, il Ministro degli Esteri non rinuncia al sole delle Maldive neanche se scoppia una guerra vicina.
"Va tutto bene, madama la marchesa".
La Spagna cresce il triplo dell’Italia e si fa in quattro per recuperare terreno, noi andiamo a fondo ma il nostro Governo se ne lava le mani.
Pacatamente e serenamente.

Questione di stile, anzi di sostanza.

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eliabanelli.blogspot.com

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