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Un alimento benefico e salutare: ovvero il peperoncino rosso

                    

Consigli per l'uso: il peperoncino rosso meglio conosciuto con il nome scientifico di “Capsicum”, appartiene come pianta alla famiglia delle Solanaceae, inizialmente originario delle Americhe, ma ormai coltivato in tutto il mondo. Fu introdotto ed importato dall’America da Cristoforo Colombo, intorno al 1943.

 

I principali componenti sono la capsaicina, un principio attivo da cui dipendono le proprietà benefiche, sali ed oligoelementi naturali, tra cui la lecitina, (presente in grande quantità nei semi), olio essenziale e flavonoidi. Altro elemento importante la presenza di vitamina C, che ricopre un ruolo primario nella difesa delle infezioni.

Esistono attualmente numerose specie di peperoncino ma sono 4 quelle più conosciute e diffuse utilizzate per uso alimentare. Abbiamo Capsicum annuum: molto diffusa come coltivazione che comprende il peperoncino usato in Italia, quello di Cayenna la varietà in assoluto più piccante, quello messicano detto Jalapeno ed i peperoni. Capsicum baccatum: coltivato in Bolivia e Perù, possiede una piccantezza media. Capsicum chinense:comprende uno delle varietà di peperoncini più piccanti al mondo gli Habanero dalla forma rotonda e dal colore arancione, proveniente dal Sudamerica. Ed infine Capsicum frutescens: anche questa specie molto piccante tra cui spicca la varietà tabasco. Grazie all’abbondanza del succo che caratterizza questo peperoncino, si produce la nota salsa che prende il nome dallo stesso peperoncino, il tabasco.

Molto spesso mangiando qualcosa di piccante, sembra quasi che la bocca bruci e “vada a fuoco” e per alleviare il bruciore si pensa di bere acqua fresca, cosa più sbagliata in quanto la sostanza che nel peperoncino rosso provoca bruciore è proprio la “capsaicina” non solubile nell’acqua, per questo assumendo acqua resta il bruciore. Meglio mangiare mollica del pane, bere latte assumere olio; in questi alimenti la sostanza piccante si scoglie e si attenua così la sensazione di bruciore.

Inoltre da studi effettuati da ricercatori giapponesi e americani, si è scoperto che l’assunzione di peperoncino rosso potrebbe avere un ruolo importante nella prevenzione del tumore alla prostata. Così come l’uso regolare del peperoncino, grazie alle sue ben note proprietà antiossidanti, sembra inibire la formazione di manifestazione cancerose a livello dello stomaco. Del tutto se ne avrà conferma soltanto dopo aver effettuato non soltanto esperimenti sulle cavie dei topi, ma anche sull’uomo con le opportune verifiche.

Si sa inoltre che il peperoncino rosso, facilita il processo digestivo, favorisce la circolazione sanguigna, è un buon vasodilatatore e rende elastici i capillari. Nelle Regioni Italiane, vedi Calabria e Sicilia, dove se ne fa maggior uso, sono limitate le malattie tipo colesterolo, arteriosclerosi ed infarti. Per finire anche i nostri capelli ne traggono giovamento, in quanto un regolare uso, non solo agisce positivamente sulla circolazione, ma anche sui bulbi piliferi.

Non ci resta che insaporire i principali piatti delle nostre regioni dal Nord al Sud con questa salutare spezia, stando attenti ad non abusarne; chissà che anche alla nostra età non ci si guadagni e diventi così un elisir di lunga vita?

 

 

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