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Transeuropa Festival: il futuro dell’Europa

Quattordici città in rete per discutere di crisi economicanuove forme di mobilitazione e del fenomeno delle migrazioni. Le città sono Londra, da dove è partita l’iniziativa ormai cinque anni fa, Parigi, Barcellona, Amsterdam, Berlino Varsavia, Praga, Bratislava, Lublino, Bratislava, Belgrado, Sofia e Cluj-Napoca, in Romania. E poi Bologna, dove la manifestazione si terrà dal 9 al 13 di maggio.

In realtà Bologna è stata fra le prime città ad aderire a questa rete, nel 2010, insieme a Parigi e alla città rumena di Cluj-Napoca” racconta Sara Saleri, che si occupa della comunicazione per l’ambito bolognese “Lo scopo che ci unisce è la ricerca di alternative per le politiche europee, studiandole e proponendole ‘dal basso’. La nostra è un’occasione internazionale per discutere le azioni che riteniamo prioritarie”.

Il “Festival Transeuropa“, questo il nome, è quindi l’occasione di riflessioni su temi quali la chiusura dei Centri di Detenzione degli Immigrati, i famigerati CIE; in una serie di panel, che vedranno fra gli altri la giornalista Tana de Zulueta, si discuterà della situazione attuale dal punto di vista legale, dei diritti degli immigrati e del libero accesso dei giornalisti dentro le strutture per testimoniarne lo stato.

Il programma inizierà contemporaneamente in tutte le città coinvolte mercoledì 9 maggio con una camminata per le città. A Bologna sarà organizzata dal “Teatro dell’Argine“, che accompagnerà i cittadini in un percorso dall’autostazione fino all’XM24. Un tragitto costellato di tappe dove sarà possibile ascoltare i racconti dei nuovi cittadini del quartiere della “bolognina” su come interpretano la loro vita nella città.

Una delegazione di artisti provenienti dalla Cina porteranno la loro esperienza riguardante il rapporto fra Cultura e Società in un paese che sta emergendo non solo dal punto di vista economico, ma anche demografico, con tutto ciò che comporta dal punto di vista dell’impatto ambientale e delle condizioni di vita.Altri argomenti che costituiscono una novità nell’ambito della collaborazione e dello sviluppo saranno trattati sabato 12, come il CO-working e il CO-housing, nuove modalità per i giovani professionisti di condividere spazi e competenze diverse, senza rimanere isolati negli spazi casalinghi e risparmiando in termine di spese (affitti, utenze, materiali).

Sempre il 12 si tratterà di beni comuni digitali, per discutere l’andamento dell’agenda digitale europea, nella quale Bologna è fortemente coinvolta attraverso il progetto di ristrutturazione del sito Iperbole, che dovrà trasformarsi non solo in centro di informazioni cittadine ma anche in contenitore di iniziative di “crowdsourcing” innovative e provenienti dal basso. Una modalità efficente di coinvolgimento della cittadinanza nei processi decisionali delle istituzioni.

“Come una staffetta fra le varie città Europee i relatori internazionali si muoveranno fra le varie città per portare il loro contributo” rivela Sara “fra questi il Teatro Valle di Roma, che ha organizzato un ‘Caravan dei Beni Comuni‘, attraverso il quale seguirà l’intero Festival realizzando un documentario su questa esperienza“. Per maggiori informazioni sugli appuntamenti si può visitare il sito www.transeuropafestival.eu

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