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Tra Tinder e Whatsapp: l’app di incontri (ma anche no) PeepOut

Le app di incontri: tante, alcune molti simili, altre bizzarre. Un'app belga ora punta tutto sulla vicinanza, cercando di fondere le funzioni di Tinder e quele di Whatsapp, senza per forza pensare al dating. 

Si chiama PeepOut ed è un'idea di quattro belgi. L'idea è quella di avere un'app che riempia un vuoto: quello tra i servizi di messagistica instantaea e gli incontri geolocalizzati. Vi eravati accorti di questa mancanza? Se siete degli utlizzatori regolari forse sì. 

Come funziona PeepOut? Intanto, come spesso ormai succede, si passa da Facebook per l'iscrizione. In questo modo l'utlizzatore può immediatamente capire chi sono le persone intorno a lui, che magari ha visto a una festa, un evento o per strada. In questo modo comincia anche la convesazione (nel caso la si voglia) perché l'app consente di mandarsi messaggi alla maniera di Whatsapp. I messaggi possono essere anonimi, la persona svela la sua identità solo in un secondo momento, se lo vuole. Questo riempie un vuoto di Tinder, che non lascia, per esempio, la possibilità di lasciare messaggi. 

Secondo uno dei fondatori, riporta Le Soir, «PeepOut permete di passare dal reale al virtuale e fornire un contatto più semplice tra gli user. Non è del dating, ma un facilitatore di rapporti: innovativo, semplice e pratico».

PeepOut è appena uscita, ed esiste sia per Android che per iOs. L'app verrà lanciata la prossima settimana a Bruxelles e a Londra.

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