• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Torturati centinaia di volte, parola di CIA

Torturati centinaia di volte, parola di CIA

Repubblica non ne fa cenno, in televisione se se ne parla è di sfuggita. Eppure il Dipartimento di Stato americano ha pubblicato 4 memorandum in cui vengono esplicitate le tecniche di tortura, come e quante volte, all’interno di Guantanamo.

Il Presidente Obama, con un atto che alcuni definiscono di coraggio mentre altri lo accusano apertamente, ha “graziato” gli agenti che torturavano, perché “agivano in buona fede”. Ovvero, ordini dall’alto, da eseguire senza esitazioni.

Torture poi non erano. Tutte le associazioni per i diritti umani, le ONG hanno detto che tecniche come il waterboarding lo sono. Ma non per Bush. E siccome il presidente americano detta legge in terra propria, anche contro le convenzioni internazionali, la sua parola era quella che valeva.

Ora da questi memorandum si sa che su alcuni prigionieri queste torture sono state praticate centinaia di volte. Quella più usata è il waterboarding. Consiste nel mettere il prigioniero dritto sulla schiena o appeso a testa in già, con uno straccio nella sua bocca o della pellicola intorno alla sua faccia, e versando acqua sul viso. La sensazione di annegamento è quasi immediata.

Secondo l’ex ufficiale CIA John Kiriakou, il sospetto di al-Qaeda Abu Zubaydah si è "rotto" in mezzo minuto. Abu Zubaydah ha detto più avanti che è andata così per soddisfare i suoi interrogatori.

Secondo questi memorandum, il waterboarding è stato usato su di lui per 83 volte, mentre per Khalid Sheikh Mohammed, colui che ha ammesso di aver pianificato gli attacchi dell’11 Settembre, è stato usato per 183 volte.

Altre tecniche venivano usate. I prigionieri che avevano delle fobie con qualche insetto, per esempio, venivano rinchiusi in una grande scatola con questi insetti dentro. Altri tipi di torture le abbiamo anche viste in televisione.

Obama ha delegittimato queste tecniche di interrogatorio e ha accordato il codice della CIA a quello dell’esercito. Anch’esso infatti è stato modificato solo nel 2006, vietando questo genere di interrogatori, grazie solo agli scandali venuti fuori ad Abu Ghraib, in Iraq. Da allora si sono sempre usati due pesi e due misure, uno per gli USA e uno per l’estero. Ma gli USA, come si sa, hanno parte del loro territorio anche all’estero, sotto forma di basi militari. E’ stato facile fare il trasferimento.
 

Gli agenti CIA non saranno giudicati, ma la pubblicazione dei memorandum ha continuato la politica di trasparenza di Obama. Sarà il popolo a giudicare questi eventi e non potranno dire nel futuro che, in realtà, non sapevano.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares