The Spiral. Come motivare l’agire umano

Natura umana e realtà hanno diverse sfumature dimensionali esplicitate nel comportamento di ogni individuo all’interno delle variegate dinamiche relazionali. Comprendere, riuscire ad anticipare e condurre con più padronanza e maestria l’evolversi dell’”animo umano”, gestire il manifestarsi della condotta umana nel corso delle condizioni di vita e capacità mentali usate in un dato istante, sono i temi affrontati nel libro “The Spiral”. Cowan basa il suo scritto su studi americani sullo stato evolutivo emotivo-psicologico di ogni persona e comunità d’individui in genere e li fa orbitare nei livelli della Spirale in ciascuno dei quali albergano priorità, certezze e pretese che motivano l’agire umano.

Aggiungendo a se stessi la conoscenza delle Dinamiche a Spirale si offre a sé e agli altri le leve per capire il pensiero e l’agire altrui in ottica di comprensione dell’assurdo per se stessi ma più logico per le altre persone. Con le pratiche indicate e il percorso tracciato nel libro per il lettore è possibile costruire al meglio le relazioni intrapersonali, interpersonali e professionali, migliorare la comunicazione empatica ampliando il lessico dei “linguaggi psicologici”, spiegare i fattori chiave per guidare e gestire difficoltà, persone e processi, comprendere i complessi e continui cambiamenti del mondo e, infine, correlare le proprie azioni consce e deliberate con le inconsce motivazioni e costrutti logici interiori degli interlocutori.

I livelli della Spirale sono quello che gli uomini cercano nella vita, sono gli otto gradi di esistenza che nel libro l’autore colora per evidenziare e riuscire a declinare la sopravvivenza, lo spirito, il potere e l’azione, la ricerca di ordine e stabilità, l’opportunità/successo, la costruzione di armonia e amore per una reciproca crescita, conoscere e farsi domande consapevoli per perseguire indipendenza/autorealizzazione, forza vitale di vita e coscienza. Nel libro si parla del linguaggio per la diversità umana, delle dinamiche del cambiamento (verticale, orizzontale, obliqua) e nell’ultima parte traccia le cinque “altezze” della comprensione.

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