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Tfr e risparmio. Riepilogo delle porcate precedenti

Dunque, cari sudditi: per celebrare “la più grande manovra di taglio di tasse della storia italiana”, vi tornerà utile sapere quanto segue, anche per reggere le conversazioni da salotto con gli entusiasti renzisti, che si riconoscono perché indossano sempre occhiali da sole, visto quanto è luminoso il futuro.

Ecco quindi un veloce e non esaustivo riepilogo: a chi scopre quale è il filo conduttore di queste misure una bambolina voodoo con le fattezze di Delrio o Padoan, a scelta:

  • Siete dipendenti privati e chiedete il Tfr in busta paga? Ottimo, però sappiate che, se avete un imponibile annuo lordo superiore a 15.000 euro, pagherete più tasse. Ah, se sarete fortunati forse il governo sterilizzerà questo “aumento di stipendio” ai fini del diritto alla corresponsione del bonus da 80 euro. Per quanto riguarda invece le soglie Isee, pregate anche lì, per lo stesso motivo. In caso andasse male, e perdeste prestazioni di welfare, potrete consolarvi perché quella sarà la certificazione che siete diventati agiati;
  • Non volete il Tfr in busta paga, ritenendo di non averne bisogno? Il governo ha pensato anche a voi, aumentando la tassazione della rivalutazione annuale dall’11 al 17%. Anche qui, fate una simulazione in capitalizzazione composta ed avrete bei numeri di tosatura;
  • Come dite? Che, per il combinato disposto di queste due misure, il governo ha di fatto inasprito la tassazione sul trattamento di fine rapporto? Beh, si. Però ogni bravo giornalista dovrà enfatizzare che trattasi di misura per restituire libertà ai lavoratori, ed in tal modo otterrà punti-fragola da Palazzo Chigi;
  • Siete dipendenti pubblici? Per voi, in deroga al principio libertario che vi vuole padroni del vostro destino, soprattutto quando boccheggiate nelle finanze personali, ciccia. Perché, diversamente, aumenterebbe la spesa pubblica, e noi non vogliamo che ciò accada, vero?
  • Siete seguaci del pensiero di Susanna Camusso (ma anche di quello di Luigi Einaudi, a dirla tutta), e da tempo chiedete un aumento dell’imposta di successione? Il governo ha pensato anche a voi, sia pure indirettamente, tassando al 26%, in capo agli eredi, le plusvalenze delle polizze vita (ramo I e III);

Continua, potete scommetterci. Per la maggior gloria di colui che passerà alla storia come il macellaio del risparmio privato italiano, a colpi di butubum-butubum.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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