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 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > Terremoto in Abruzzo: la ricostruzione partecipata

Terremoto in Abruzzo: la ricostruzione partecipata

L’idea di usare la rete per affrontare l’emergenza terremoto e la ricostruzione si è imposta nei giorni immediatamente successivi alla scossa del 6 aprile con la prospettiva di facilitare le relazioni dirette tra persone e la loro organizzazione.

Abbiamo pensato a strumenti che in primo luogo possano aiutare le persone sfollate ad avere informazioni e a loro volta a raccontare cosa sta succedendo nei campi tenda o negli alberghi sulla costa. Poi per scongiurare il ripetersi il saccheggio delle risorse pubbliche e gli scempi urbanistici stiamo lavorando a strumenti che permettano il monitoraggio puntuale delle diverse fasi della ricostruzione con l’ausilio di mappe dove vengano localizzati i singoli edifici e data base attraverso cui verificare e aggiornare tutti dati su entità dei danni, erogazione di fondi e stato di avanzamento dei lavori.



Ogni strumento deve avere doppia funzionalità, da un lato fornire informazioni e dall’altro fornirle agli utenti
. In una vicenda che sarà purtroppo lunga e complessa come quella della gestione della ricostruzione ha senso parlare di trasparenza solo se in molti potranno non solo accedere ai dati ma anche contribuire direttamente a documentarli, anche semplicemente inviando l’immagine di un edificio che fotografi il ritardo dei lavori oltre la data prevista.

In questo senso il primo strumento che abbiamo messo a disposizione è un sito di informazione http://www.spaziopubblico.it/wiki/Rete-AQ che fornice riferimenti utili per muoversi nell’emergenza di questi giorni, che segue da vicino le disposizioni normative raccoglie le domande e i dubbi sulle scelte adottate e gli scenari che si vanno delineando. Si tratta di un sito che usa la tecnologia wiki, quella di wikipedia per consentire a tutti di leggere e scrivere, informarsi e contribuire in prima persona sin da questi difficili gioni ad una ricostruzione partecipata.

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