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Internet, l’Italia cresce ma non basta

Dati Istat: nel 2008 il 54% delle famiglie ha un computer e il 47% accede alla rete. Ma il nostro Paese è indietro: quartultimo nella Ue per diffusione di banda larga, uso del web molto inferiore alla media. Aumenta anche il divario tra giovani e anziani.

Nel 2008 in Italia oltre il 54% delle famiglie ha un computer in casa e più del 47% accede a internet, ma il nostro Paese resta quartultimo in Europa per la diffusione della banda larga. Lo rende noto oggi (28 dicembre) l’Istat, nell’indagine "Aspetti della vita quotidiana". Cresce l’uso del computer, secondo lo studio, ma anche la penetrazione generale del web è in ritardo: internet, con qualunque connessione, viene usato dal 53% delle famiglie contro una media del 65% nella Ue.
 
Cresce il numero di nuclei con un computer in casa: dal 50,1% del 2008 al 54,3% del 2009. Aumenta inoltre la percentuale di chi ha accesso a internet: dal 42 al 47,3%. La tv resta la tecnologia più diffusa: ne possiede almeno una il 96,1% delle famiglie. Seguono il cellulare (90,7%), lettore dvd (63,3%) e il videoregistratore (55,7%), poi antenna parabolica (33,1%), videocamera (28,3%) e consolle (20,1%). 
 
Le famiglie usano più computer e internet se in casa ci sono ragazzi sotto i 18 anni. In questi casi le percentuali di possesso di pc e internet passano rispettivamente al 79% e al 68,1%. Per i nuclei composti da sole persone con 65 anni e più, invece, le percentuali crollano al 7,7% per il possesso di un computer e al 5,9% per l’accesso al web. Nel possesso e utilizzo di tecnologie si riducono le differenze sociali ed economiche, aumenta invece il divario tra giovani e anziani. L’Istat ha svolto l’indagine su un campione di 19mila nuclei per un totale di 48mila persone.
 
L’Italia, come detto, è indietro sulla banda larga. I dati aggiornati al 2009 rivelano che solo il 39% dei nuclei familiari con componenti tra i 16 e i 64 anni possiede una connessione a banda larga. Il nostro Paese è quartultimo in Europa, seguito solo da Grecia, Bulgaria e Romania. Valori simili si riscontrano per la Slovacchia (42%), la Grecia (33%), la Bulgaria (26%) e la Romania (24%), mentre Olanda, Danimarca e Svezia registrano un tasso di penetrazione più che doppio.
 
In generale, rispetto al 2008 l’accesso a internet cresce in tutta la Ue: i maggiori investitori sono Romania e Grecia, dove si evidenziano incrementi relativi rispettivamente del 33% e del 46%, mentre in Italia l’aumento è pari al 20%.

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