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Tarantini e consorte: per Berlusconi poveri da aiutare. E gli italiani?

Diciamolo: alla storia della famiglia Tarantini in preda a "gravi difficoltà economiche" nessuno crede, Almeno, nessuno che abbia un pò di sale in zucca. Dal memoriale – o meglio, dalla memoria difensiva (qui,  l'originale in pdf) - che Silvio Berlusconi ha fatto consegnare ai pm di Napoli, si evincono tante di quelle balle, che forse in ultima analisi, ci crede davvero solo lui, il premier, a quella storia "strappa lacrime" da piccola fiammiferaia dei giorni nostri.

Madame Tarantini, affetta sembra da mania da acquisto di lusso compulsivo, deve aver fatto breccia nel cuore sanguinante del novello San Francesco da Arcore, che a quanto pare, vuol restare impresso nella Storia nostrana, non solo – parole sue – come il “miglior premier degli ultimi 150 anni” ma anche come il più generoso mecenate della Storia d’Italia.

Peccato però, ed è ormai palese, ennesima manovra vessatoria per i cittadini alla mano, che cotanta generosità vada sempre verso chi non è esattamente sotto la soglia del livello di povertà, cosa che intanto nella realtà dei fatti sembra aggredire un buon 30% della popolazione comune. Quella che non ha mai toccato la pelle pregiata di una borsa Gucci o la plastica prestigiosa di una Vuitton, cosa che invece pare essere una delle manie di Madame Nicla Tarantini, che – in preda ad ossessione per ricchezza, agiatezza, locali vip e compagnia briscola, sembra costare al marito ed alla cittadinanza italiana, un bel po' di più di ciò che ogni comune mortale ritiene degno di speranza.

Ecco, ci risiamo. Nessuno dei "fidati" amici dell’entourage del premier lo ha consigliato bene, nemmeno stavolta. Nessuno è riuscito a convincerlo che alla storia della "famiglia in povertà" ci avrebbe creduto solo lui. E giù, a fargli fare l’ennesima figura barbina, anche attraverso un memoriale che parla di soldi dati per sostenere una famiglia in reale difficoltà economica.

Qualcuno spieghi al premier, che le difficoltà economiche – quelle vere – sono altre. Sono non poter pagare le bollette, le rate del mutuo, la spesa alimentare, i libri di scuola per i figli, uno straccio di vacanza al mare, gli pneumatici per la macchina, le multe – se arrivano – e persino le tasse: se devi fare il funambolo con 1.200 euro al mese ed una famiglia di due, tre o persino quattro persone, ci spieghi il premier ed il suo entourage, a chi e cosa il cittadino comune deve dare priorità.

Direi che questa storia dell’atto generoso, andava evitata, Direi che per una volta, andava affrontato il problema per ciò che è: il premier paga affinchè non si sappiano certe cose. E’ un dubbio ancora, che andrà svelato con le indagini. Ma lo stesso fatto che, da “parte lesa” sia passato a "sostenitore dei corruttori corrotti" fa pensare ad un qualche strambo misfatto.

In Italia, oggi più che mai, abbiamo necessità di trasparenza, di onestà, di pulizia, di moralità. Sono le uniche cose cui aggrapparci per sentire ancora l’animo pieno di speranza in un futuro che non appaia minaccioso per tutti o quasi.

Abbiamo necessità che qualcuno ci rassicuri, e non di personaggi e manovre che non fanno altro che togliere il sonno a chi dorme già poco per problemi – perlatro – non cagionati da cattiva gestione della propria esistenza, bensì per buchi di bilancio causati dalla cattiva gestione del denaro pubblico.

Per una volta, diciamolo a voce alta: a noi, della pseudo povertà della famiglia Tarantini, non ce ne importa un fico secco.

Vogliamo un governo che pensi a come rivalutare il capitale umano. Un governo che ci restituisca dignità e speranza. Un governo che sappia come proteggere 60 milioni di cittadini e non solo circa mille, sempre gli stessi.

Qualcuno dica al premier di palesare la sua generosità verso altri spettatori: i cittadini italiani. Lui, così generoso ed attento, saprà sicuramente come fare. Forse, basterebbe dirglielo.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.120) 16 settembre 2011 19:27

    One forced man >

    Berlusconi ha spesso ripetuto di essere stato “costretto” all’intervento in Libia da Obama, da Napolitano e dal Parlamento.
    Gli impegni con la UE hanno “costretto” il Premier a varare una manovra da 70 mld per pareggiare il bilancio nel 2014. Poi è stato “costretto” da Bce, Francia e Germania a trovare altri miliardi per anticipare il pareggio al 2013.
    Con la manovra bis da 55 mld Berlusconi ha fatto “ciò che doveva”.
    E’ stato “costretto” dalla Lega a non toccare le pensioni ed a ritoccare l’IVA.
    E’ stato “costretto” a chiedere la 50ma fiducia.
    Da tempo dice di essere “costretto” a restare a Palazzo Chigi con “gran sacrificio”.
    Si sacrifica perché nel 2013 il paese sia “più forte e più libero”.

    Solo
    per fare certa “beneficenza” il Cavaliere dell’amore non è stato mai “costretto”.
    Tante “facce” hanno i personaggi di un Dossier Arroganza

  • Di pv21 (---.---.---.120) 16 settembre 2011 19:31

    One forced man >

    Berlusconi ha spesso ripetuto di essere stato “costretto” all’intervento in Libia da Obama, da Napolitano e dal Parlamento.
    Gli impegni con la UE hanno “costretto” il Premier a varare una manovra da 70 mld per pareggiare il bilancio nel 2014.
    Poi è stato “costretto” da Bce, Francia e Germania a trovare altri miliardi per anticipare il pareggio al 2013.
    Con la manovra bis da 55 mld Berlusconi ha fatto “ciò che doveva”. E’ stato “costretto” dalla Lega a non toccare le pensioni ed a ritoccare l’IVA. E’ stato “costretto” a chiedere la 50ma fiducia.
    Da tempo dice di essere “costretto” a restare a Palazzo Chigi con “gran sacrificio”. Si sacrifica perché nel 2013 il paese sia “più forte e più libero”.

    Solo per fare certa “beneficenza” il Cavaliere dell’amore non è stato mai “costretto”. Tante “facce” hanno i personaggi di un Dossier Arroganza

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