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Tap o Nabucco per il gas in Europa? L’ultima parola all’Azerbaigian

Tap o Nabucco? Su quale sarà il futuro “destino” dell’approvvigionamento di gas naturale di una buona parte dei Paesi dell’Europa, compresa l’Italia, si dovrà aspettare il 30 giugno di quest’anno, quando l’Azerbaigian, Paese fornitore di gas, dovrà decidere tra i due progetti di gasdotto che, seppure attraversando territori diversi, hanno lo stesso obiettivo: rafforzare il corridoio di approvvigionamento di gas naturale in Europa.

Infatti il consorzio dei produttori di gas Shah Deniz in Azerbaigian sta portando avanti dei negoziati paralleli per un gasdotto con la Nabucco e la Trans-Adriatic Pipeline (Tap), per selezionare una di queste rotte verso l’Europa. Il 31 marzo è stato il termine ultimo per la presentazione delle offerte di Nabucco-West e Tap, offerte concorrenti al consorzio Shah Deniz.La decisione del consorzio produttore sulla selezione gasdotto dovrebbe essere annunciata, appunto, entro giugno.

L’Italia è il principale destinatario della Tap e riceve gas liquido da più fonti: Nord Africa, Russia, Medio Oriente. Ma, mentre l’Italia e la Grecia hanno accesso diretto al gas naturale liquido (Lng), i Paesi occidentali serviti da Nabucco non lo sono e questo richiede la diversificazione delle forniture tramite gasdotto. Sembrerebbe, dunque, che la Tap sia la proposta più accreditata, almeno secondo fonti interne al consorzio Tap. Per L’Unione europea, tuttavia, entrambi i progetti sono “prioritari” nel campo energetico e sarebbe disposta a cofinanziarli.

COSA SONO NABUCCO E TAP? Il gasdotto Nabucco – il cui nome s’ispira all’opera di Giuseppe Verdi – è stato ideato nel 2002 inizialmente da due compagnie, l’austriaca Omv e la turca Botas per realizzare una nuova via d’importazione del gas naturale (che proviene in questo caso dalla zona del Caucaso, del Mar Caspio e del Medio Oriente), rafforzando il corridoio dell’approvvigionamento per i Paesi dell’Unione Europea. L’opera dovrebbe collegare la Turchia con l’Austria. Al consorzio iniziale si sono aggiunte, successivamente, altre compagnie: la bulgara Bulgargaz, la romena Transgaz, l’ungherese Mol e la tedesca Rwe. Soltanto nel 2005 il progetto del gasdotto è entrato nel vivo con la firma dell’accordo di joint venture fra i soci (la società Nabucco Gas Pipeline International GmbH) e le diverse sotto-società nazionali.

tapConnetterebbe, invece, Italia e Grecia passando per l’Albania il Gasdotto Trans-Adriatico: il cosiddetto Trans-Adriatic Pipeline (Tap). In questo caso a voler tentare una nuova strada per l’approvvigionamento di gas naturale sono state nel 2003 le compagnie dalla svizzera Egl e dalla norvegese Statoil. L’Italia è entrata nel progetto nel 2009, quando ha siglato un accordo intergovernativo con l’Albania.Ma in Italia i 22 chilometri iniziali di sviluppo del gasdotto saranno probabilmente ridotti a 5.

Il gasdotto trans-adriatico attraverserebbe, nel tratto finale, la Grecia, l’Albania, il Mar Adriatico e alcuni chilometri in Italia, fino ad un terminale di ricezione da costruire sul territorio del Comune di Melendugno.

di Marianna Gianforte e Fabio Iuliano

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