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Superstite della guerra in Sudan parteciperà alle Olimpiadi come "atleta indipendente"

"Guor Marial potrà partecipare ai Giochi di Londra come atleta indipendente" è quanto stabilito dal Cio per il maratoneta apolide.

Il Cio, Comitato olimpico internazionale, ha autorizzato la partecipazione ai Giochi, sotto la bandiera olimpica, per tre atleti delle Antille olandesi e per un rifugiato apolide del Sudan. La storia di Guor Marial sta facendo il giro del mondo, il maratoneta aveva solo 14 anni quando parte della sua famiglia venne uccisa dai militari del Sudan. Marial riesce a scappare e a lasciare il Paese.

Attualmente vive negli Stati Uniti, a Flagstaff in Arizona, e dopo aver gareggiato nella squadra di corsa del liceo del New Hampshire ha ottenuto una borsa di studio da atleta all’Università dello Stato dell’Iowa. Si è qualificato alle Olimpiadi ad ottobre del 2011 correndo la maratona in 2 ore, 14 minuti e 32 secondi, tempo che ha già migliorato.

Per partecipare ai giochi gli viene offerto di vestire i colori del Sudan, visto che la sua vera patria, il Sud Sudan, è indipendente da appena un anno e non ha ancora un comitato olimpico nazionale. Marial rifiuta perentoriamente:

“Mai. Per me solo considerare questa possibilità è un tradimento. Ho perso 28 membri della mia famiglia nella guerra col Sudan. Milioni di persone sono state uccise dall’esercito sudanese. Io posso solo perdonare, ma non posso onorare e glorificare un paese che ha ucciso la mia famiglia”.

Da qui l’intervento del Cio che concede al maratoneta la possibilità di gareggiare a Londra 2012 sotto la bandiera olimpica come “atleta indipendente”. Questa possibilità è prevista dal regolamento e permette agli atleti la cui nazione non ha un comitato olimpico di prendere parte alle olimpiadi. Secondo la CNN l’atleta porterà un braccialetto nero con il suo nome ed i colori del Sud Sudan.

Nel caso in cui dovesse salire sul podio verrà suonato l’inno dei Giochi ma Marial dichiara: “Anche se non potrò portare la bandiera del mio paese, il Sud Sudan sarà nel mio cuore”.

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