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Sul tetto dell’Ospedale di Cremona suona Lena Yokoyama (VIDEO)

Ieri una giovane violinista in abito rosso, come se l'avessero posata degli angeli sul tetto dell'Ospedale di Cremona, ha suonato: si chiama Lena Yokoyama, violinista del Museo del Violino.

La sua esibizione appassionata è stata di 4 brani: “Gabriel’s Oboe” ,from “Mission” Ennio Morricone, “Love Theme”, from “Nuovo Cinema Paradiso” Ennio & Andrea Morricone, ”Schindler’s list”, John Williams e ”Il Canto degli Italiani”, Inno d’italia, Goffredo Mameli, Michele Novaro.

Già il 3 aprile scorso, ho saputo che alle 18 dal Torrazzo aveva suonato tre brani: l’Ave Maria di Charles Gounod, Adagio dalla Sonata per violino di Johann Sebastian Bach, l'Estate dalle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi (video).

Cremona, come ci ricorda l'Ansa, è la città di Antonio Stradivari e capitale della liuteria. Dalle 18, il suono si è diffuso in tutto il quartiere ospedaliero e Lena Yokoyama, ha suonato in omaggio al personale sanitario, ai pazienti e ai volontari di Samaritan's Purse che gestiscono l'ospedale da campo.

La diffusione del video (da me visto oggi grazie al tg1 della Rai e ripetuto poi su altri tg) sui canali ufficiali di Pro Cremona, verrà "rilanciata per la raccolta fondi a favore di “Uniti per la provincia di Cremona”, associazione che ha l’obiettivo di sostenere economicamente gli ospedali di Cremona, Crema e Casalmaggiore e le strutture socio-sanitarie in questo difficile periodo.

"Gli sguardi verso il cielo. Le lacrime. Gli applausi. Per un momento, il suono di un violino ha sostituito le sirene delle ambulanze. Per far sapere a tutti che noi ci siamo. Per far sapere a tutti che Cremona continua a lottare. Audizione a Cremona, dal luogo simbolo della lotta al Covid-19, un tributo per tutti coloro che stanno lottando, per tutti coloro che non ce l'hanno fatta, per tutti coloro che hanno vinto".

Dedico questo post anche alla mia amica su Facebook, Gabriella Cabrini, che dal 7 marzo, data del suo ricovero all' Ospedale di Cremona, ci ha inviato per tanti giorni, un breve diario di quanto le accadeva là dentro, in termini di emozioni speranze suoni e luci dal vetro del reparto di isolamento e io riportavo il suo diario, una testimonianza autentica: "Grazie a chi ci cura e cerca di tranquillizzarmi e darmi il coraggio dello sforzo.Grazie a tutti voi che a giorni alterni mi leggete leggera o cupa.Come sempre allargo a chi è qui il vostro amore.Resta poco della notte, perché il sole sta già inondando l’orizzonte."

Oggi è tornata nella sua casa, guarita.

GRAZIE

Doriana Goracci

 

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