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Striscia di Gaza: piombo fuso

Se qualcuno tirasse razzi nella casa dove le mie figlie dormono di notte, farei qualsiasi cosa per impedirglielo”. Leggendo queste parole, credo che chiunque abbia dei figli si comporterebbe esattamente così, e non ci vuole un genio per capirlo ma basterebbe essere un genitore.

Queste parole sono di Obama dette sei mesi fa in piena campagna elettorale. Il paradosso - come specifica Leonardo - viene immediatamente dopo: “…e mi aspetto che Israele faccia la stessa cosa”. Le parole del Presidente eletto sono “condivisibili” se dette sia per gli israeliani che per i palestinesi, ma se le dice solamente per Israele - come effettivamente ha detto - allora diventa fazioso a sua volta.

Dico questo perché l’attacco di Israele in questi giorni contro Hamas - che occupano militarmente Gaza - ha fatto finora più di 350 morti e circa 1700 feriti. È vero che Hamas ha lanciato dei razzi in territorio israeliano, ma è altrettanto vero che la rappresaglia del governo di Olmert, a mio avviso, è stata ed è tuttora eccessiva. Ma anche il contrario se si ci pensa un po meglio.


La striscia di Gaza è in pieno territorio israeliano e ha solamente un lato confinante con l’Egitto. Stretta nella morsa di Israele ha una particolare forma che la contraddistingue: è lunga 50 Km e larga appena otto, da qui il nome “striscia di Gaza”. Finora Israele ha dato la governabilità di Gaza in mano ai palestinesi, ma da quando l’ala politica di Hamas ha vinto le elezioni nazionali del 2006 (76 seggi in Parlamento su 132), ha completamente dato forma al suo statuto - non esiste soluzione alla questione palestinese se non nella Jahad - tanto da essere estromessa politicamente in Cisgiordania dal Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) Mahmoud Abbas nel 2007, completando l’estromissione alcuni mesi dopo dichiarando fuorilegge la milizia armata per decreto. Da quel momento gli scontri tra Hamas e Israele praticamente non sono mai cessati. In teoria lo stato ebraico ha lanciato l’attacco aereo a Gaza contro la milizia di Hamas per legittima difesa, però voci sempre più insistenti indicano un attacco di terra ormai prossimo: ma la cosa assurda sta nel fatto che Israele dovrebbe occupare Gaza militarmente, e poi riconsegnarla a Abu Mazen (la Kunya di Mahmoud Abbas) quale legittimo Presidente dell’Autorità palestinese per far cessare questa guerra-lampo prima che si aggravi ulteriormente. Ma la cosa sembra poco attuabile perché - secondo stime - ci sarebbero parecchie vittime sia tra i civili che tra i soldati israeliani, oltre che, naturalmente, tra i miliziani di Hamas.

Che fare allora? Come sarebbe giusto agire? La mediazione dell’Onu e della Comunità Europea sembra l’unica strada ormai rimasta. Verrà valutata da entrambi? Sarà accettata da entrambi o almeno da uno dei due?

Io per la verità non mi aspetto niente di buono per i prossimi giorni, la mia impressione è che si stia creando quella strana aria di ostilità esplosiva molto simile a quella del 1981 durante la prima guerra del Libano: anche allora, come adesso, gli israeliani occuparono un’area non di loro competenza, per giustificare i ripetuti lanci di razzi nel proprio territorio e per combattere l’influenza siriana in zona.

Allora era la Siria, oggi è Hamas. Cambia il nome, ma il risultato mi sembra uguale.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.117) 2 gennaio 2009 16:49

    Prima cosa Hamas non ha lanciato due razzetti in territorio israeliano ma in 7 anni i razzi lanciati sono stati ben 10.000 ed il potere distruttivo, la gittata e la precisione sono sempre andati crescendo. Non è comunque una novità, per chi segue le vicende mediorientali, i lanci non li effettua solo Hamas ma anche le organizzazioni tipo “Jihad islamica” affilata a Fatah. Da quando Israele ha lasciato la terra di Gaza ai palestinesi comunque non passa giorno senza lancio di razzi. Hamas non avrà pace finchè tutta la Palestina non sarà libera da ebrei, dunque al momento Hamas non è disposta a trattare.

    Secondo, Olmert non agisce per rappresaglia: Israele ha una lista nera di terroristi da eliminare, di siti di stoccaggio munizioni (missili, razzi, granate, esplosivo), di tunnel (circa 600 sono quelli scavati ad oggi sotto il corridoio Philadelpia) per l’import-export dall’Egitto. Personalmente non condivido gli omicidi mirati, non è per me etico uccidere, per di più senza un processo ma preferisco che muoia un capo terrorista che 10 innocenti vittime della sua follia islamista.

    Terzo, anch’io trovo delle similitudini con la guerra del Libano del marzo ‘78: Israele entrò in Libano, come fece anche nel 2006, per cessare i bombardamenti contro le città vicine al confine creando una zona cuscinetto (che il Libano non volle mai presidiare) che ora è in mano all’UNFIL e agli Ezbollah. Come Israele si ritirò completamente per ben due volte dal Libano, penso che anche ora, ridotto il potere distruttivo di Hamas, si ritirerà lasciando Gaza in mano a forze internazionali, sempre che i palestinesi lo permettano.

    Volevo inoltre ricordare che Israele aveva occupato Gaza in seguito alla guerra scatenata dagli arabi nel ’67. Dal ’94 Gaza è sotto controllo palestinese, seppur con certe limitazioni. Israele ha evacuato tutti gli israeliani da Gaza dall’agosto del 2005, compresi importanti e moderni insediamenti come Gush Katif, che davano lavoro a centinaia di palestinesi.

    • Di Jack Lagona (---.---.---.160) 2 gennaio 2009 17:28
      Giacomo Lagona

      Non ho scritto che Hamas "ha lanciato due razzetti in territorio israeliano", come non ho scritto che Hamas è l’unica a bombardare Israele. Detto questo, se avessi dovuto scrivere di tutto ciò che accade in Palestina, Israele e Gaza in questi anni, l’articolo non sarebbe stato più titolato "Piombo fuso", ma bensì "La guerra tra Palestina e Israele in questi ultimi 50 anni", e non era il mio intento.
      Ti contraddico in una cosa: Olmert ha agito - in questo caso - per rappresaglia verso il continuo lancio di razzi da parte di Hamas, che poi con questa scusa si senta più in dovere di eliminare la sua lista nera di terroristi e i centri di stoccaggio arabi è un altro discorso, ma questa guerra è, e resta, una rappresaglia.

      L’occupazione di Gaza è una delle poche occasioni che ha Israele per far finire queste scorribande, ma ciò significa - come ho scritto - numerose vittime civili e militari di entrambe le fazioni, e non so se la comunità internazionale sia ancora disposta ad appoggiare Olmert se occupasse Gaza con un attacco via terra. Pertanto le probabilità di negoziazione di una pace - o soltanto di un cessate il fuoco duraturo - sono ridotte al lumicino.

      Un’ultima cosa: Gaza è territorio palestinese (anche se sotto stretto controllo israeliano) e in ogni caso deve ritornare nelle mani del legittimo proprietario, ovvero quell’ANP di Abu Mazen che sembra (con un condizionale grande quanto il Mar Rosso) oggi l’unico politico che abbia a cuore una pur minima voglia di trattativa e quindi di pace.

      Ps: sei davvero convinto che Israele abbia realmente evacuato Gaza da tutti gli insediamenti? Io ho parecchi dubbi, ma non perché sono anti-israeliano - e non lo sono, te lo assicuro -, ma perché il Mossad credo non lo avrebbe permesso... e come si sa, l’intelligence israeliana è molto importante per le sorti del Paese.

      Ciao e grazie per il commento molto interessante :)

  • Di Truman Burbank (---.---.---.71) 2 gennaio 2009 21:38

    La trappola per topi

    Immaginate di rinchiudere qualche centinaio di topi in un campo di bocce, che avete provveduto a recintare con alte pareti di legno, per tre lati su quattro. Il quarto lato – uno di quelli lunghi – non ha bisogno di pareti, poichè subito accanto alla sabbia c’è l’acqua di uno stagno: in quella direzione i topi non potranno andare.

    Gettate nel campo un pò di cibo, che sia sufficiente a tenerli in vita, ma non a sfamarli tutti. Quando il nervosismo per la fame cresce, e la ricerca di cibo diventa più spasmodica, infilate un dito in uno dei tanti forellini che avete praticato sulle pareti di legno, e aspettate che i topi ve lo morsichino. A quel punto urlate di dolore, prendete lo schioppo e ne fate fuori una decina.

    I topi per un momento si calmano.

    Tornate a gettare del cibo, poi riducetene la dose, lasciate che la fame cresca, tornate a infilare il dito in un forellino, e impallinate nuovamente quelli che ve lo morsicano.

    Se qualcuno protesta per il continuo massacro dei topi, mostrategli il dito ferito, e spiegategli che i topi devono imparare a rispettare chi li nutre.

    Dopo aver ripetuto il ciclo per un pò di tempo, riducete drasticamente le quantità di cibo, obbligando i topi ad ammazzarsi fra di loro pur di riuscire a sopravvivere. Vedrete così che i più forti riusciranno comunque a nutrirsi, ...

    ... mentre i più deboli si lanceranno con disperazione verso le pareti, cercando a tutti i costi di uscire da uno dei forellini che avete praticato.

    A quel punto vi trovate obbligati a rinforzare le pareti con delle lastre di acciaio, perchè i topi rischiano di scavarsi nel legno una via di uscita.

    Niente più forellini, niente più morsicature, niente più punizioni. Interrompete del tutto la somministrazione di cibo, e restate semplicemente a guardare.

    Quando lo scompiglio e la disperazione avranno raggiunto i massimi livelli, vedrete che i topi cercheranno di scavare delle gallerie sotto le pareti rinforzate, pur di uscire alla ricerca di cibo.

    A quel punto chiedete gentilmente ai vostri amici egiziani di tappare quelle gallerie.

    Benvenuti a Gaza.

    Massimo Mazzucco

    Da http://www.luogocomune.net/site/mod...
     

  • Di Annalisa Melandri (---.---.---.58) 2 gennaio 2009 21:46
    Volevo fare delle precisazioni:
     
    Nell’articolo hai scritto che Gaza è in territorio israeliano, non è proprio così storicamente.
    Poi che la guerra israeliana di questi giorni è una rappresaglia... anche il lancio dei missili di Hamas è una rappresaglia a decenni di occupazione...
    Oltretutto come si fa a dire che Israele dovrebbe occupare militarmente Gaza e consegnarla al “legittimo proprietario” ANP. Non stiamo parlando di un gregge di pecore... Sono termini impropri a mio avviso che non contribuiscono a capire la dinamica della situazione e che creano confusione.
    Ciao.
    • Di Jack Lagona (---.---.---.123) 2 gennaio 2009 22:10
      Giacomo Lagona

      Beh, cara Annalisa, nemmeno Israele storicamente è territorio loro, o no? Il mio "legittimo proprietario" è chiaramente in senso politico, non verbale, hai ragione: non sono un gregge di pecore, ma nemmeno i miei termini volevano che così fossero o sembrassero.

      Cerco di spiegare un po meglio - visto che no ci sono riuscito prima - quale erano le mie intenzioni con l’articolo.
      Israele sta facendo una rappresaglia verso Hamas per i loro continui lanci di razzi di questi giorni; Hamas sta intensificando questi lanci da una settimana a questa parte. Ma nessuno dei due ha ragione: una guerra si combatte in due, non esiste - e mai esisterà - una guerra combattuta da un unica potenza verso un’altra che non reagisce. Infatti il mio era solo un paradosso, e l’ho anche scritto se ben leggi.
      Il mio intento era solo spiegare i fatti a modo mio, per come la vedo io e in nessun modo dare ragione all’uno o all’altro. Le guerre sono sempre sbagliate, qualunque sia la motivazione: la diplomazia esiste per questo e nessuno, mai, dovrà - dovrebbe - dare la priorità alle armi piuttosto che alle parole.

      Io non so se ho creato confusione come tu dici, ma sicuramente non era mia intenzione farlo. Spero di essere stato chiarificatore adesso.

      Ciao e grazie per il commento smiley

  • Di pint74 (---.---.---.177) 3 gennaio 2009 00:05

    Qualcuno inizio una guerra alla ricerca dello spazio vitale e si meritò un posto nella storia come uno dei peggiori personaggi mai esistiti.Qualcuno pagò con milioni di morti la pazzia di questo personaggio.Ma quel qualcuno sembra stia ripetendo le stesse atrocità commesse negli anno 30 40,anche se in passato ne fù vittima.Solo che pra vengono definite guerra al terrorismo.Una nazione detiene soldi,tecnologia e atomica.Una nazione è libera di aprire un campo di concentramento a cielo aperto e sterminare civili senza che nessuno muova un dito sempre con la scusa del terrorismo e se qualcuno critica viene definito terrorista o antisemita.
    Questa è giustizia?
    Questa è civiltà?
    A cosa sono serviti milioni di vittime se non riusciamo a trarne nessun insegnamento.
    Come possiamo definirci civili se lasciamo che tutto questo accada?
    L’onu dovrebbe intervenire ma non conta nulla.L’america è complice.L’europa è schiava.
    Dopo la palestina a chi toccherà?
    Tanto cosa importa,domani abbiamo l’isola dei famosi e poi c’è il calcio.
    Questo è quello che conta per l’unica forza che possa fermare tutto questo.
    Il singolo non conta nulla ma se si unisce ad altri diventa una forza in grado di fare tutto.Però questo il singolo deve capirlo.

  • Di DD (---.---.---.140) 6 gennaio 2009 13:12

    Il problema sono i servizi segreti, che hanno il potere di agire senza giudizio da parte di nessuno. Sono tutte riflessioni inutili finché non cominciamo a combattere le dinamiche con cui il Potere agisce. I cittadini devono SVEGLIARSI. Sei un Palestinese? Ammazza tutti i membri di Hamas che ti stanno intorno. Sei un Israeliano? Combatti chi ti governa e le porcherie che i tuoi servizi segreti in combutta con la CIA e compagnia bella compiono per farti credere che il problema sia solo Hamas.
    Sono le dinamiche con cui agisce chi sta al Potere il problema. Funziona cosi’ in tutto il mondo. Non c ’é altra verità cosi’ certa. Oltre quella che la disperazione fa smettere di pensare le penrsone ma le fa solo agire.
    Continuando ad accettare logico che con il finto voto che i cittadini esprimono, gli eletti possano scegliere delle persone che conducono programmi geopolitici nascosti a tutto il resto del popolo, magari portando a una situazione di guerra mondiale(non dimentichiamoci la possibile guerra contro l’Iran) non si risolvono i problemi. E poi le armi chi le produce? Chi le produce? Perfino la Barilla le produce.
    Non si puo’ risolvere la situazione finché ci affidiamo ai Governi e ai e questo tacito accordo che essi possano giocare cosi’ con le vite umane. Se voi avete votato qualcuno anche se indirettamente siete responsabili, perché accettate queste dinamiche. Ormai le diamo per scontate quindi so che non capirete le mie parole, ma é cosi’. Io sono giovane e non sono infarcito di tutte le illusini che il benessere e l’ottimismo passato ha creato dentro di voi. La razionalità e l’accettazione di queste dinamiche fanno parte del probmema. Pensatte che non centri con l’argomento? Centra eccome.
    Saluti

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