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Strage dell’esercito di Myanmar: almeno 28 civili uccisi in un campo per sfollati

Alle 11.30 di lunedì 9 ottobre, l’aviazione di Myanmar ha lanciato un attacco contro il campo per sfollati di Mung Lai Hkyet, nello stato di Kachin, nei pressi del confine con la Cina.

I testimoni rintracciati da Amnesty International hanno parlato dell’esplosione di un’enorme bomba, seguita da una serie di colpi di mortaio provenienti dalle vicine postazioni militari.

I morti sono stati almeno 28, quasi la metà dei quali bambini. I feriti, una sessantina. Si è trattato di un crimine di guerra.

Il campo, dove vivono almeno 150 famiglie di sfollati, non presentava alcun interesse di tipo militare. Si trova a non meno di tre miglia da Laiza, quartier generale dell’Organizzazione/Esercito per l’Indipendenza Kachin (KIO/A), un gruppo armato su base etnica che da decenni combatte con le forze armate di Myanmar.

Negando ogni evidenza, la giunta salita al potere con un colpo di stato il 1° febbraio 2021 ha parlato dell’esplosione di un deposito di ammoniaca collocato dal KIO/A all’interno del campo.

 

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