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Sogni di donne che vogliono nuotare

Chissa che ne è stato di quelle donne che hanno imparato a nuotare...

La mia ricerca casalinga parte da un evento "Finding Freedom in the Water Categoria People, secondo premio "stories": fotografie di Anna Boyazis" Rimasi attonita di fronte al fotoreportage di Anna Boyiazis per National Geographic, pubblicato in italiano con il titolo: Zanzibar, imparare a nuotare col burkini

A novembre 2016, emersero le foto di una giovane che impara a rimanere a galla nell'Oceano Indiano al largo di Nungwi, nello Zanzibar. Tradizionalmente le donne nell'arcipelago di Zanzibar sono scoraggiate dall'imparare a nuotare per via della cultura islamica dominante e della mancanza di un abbigliamento da mare ritenuto "appropriato"...

Ricostruisco dal sito della CNN, febbraio 2019: "Sulla costa orientale dell'Africa si trova l'arcipelago di Zanzibar, dove la gente del posto ti accoglie calorosamente con "Hakuna Matata", la parola swahili per "nessun problema"...tutto ruota attorno all'Oceano Indiano, dalla pesca all'allevamento di alghe, al turismo e persino all'esercizio fisico.Eppure, una grande parte della popolazione non sa nuotare. Nel 2011, Zanzibar è stata colpita dalla tragedia. Una barca islandese e speziata affondò e la maggior parte della gente del posto a bordo annegò. Secondo l'OMS, 372.000 persone in tutto il mondo muoiono annegando ogni anno e le donne ei bambini sono più a rischio. Ma un'iniziativa comunitaria ha deciso di impedirlo offrendo a tutti, di tutte le età, lezioni di nuoto e di sicurezza sull'acqua, è il "Panje Project", l'organizzazione iniziata nel 2011 che ha lanciato il programma di nuoto nel 2013 con solo 20 studenti sulla punta settentrionale dell'isola. Cinque anni dopo, il piccolo progetto gestisce programmi a Zanzibar e ha insegnato a 7000 persone a nuotare. Quando ha iniziato il Progetto Panje con altri membri della comunità, Khadija Sharriff ha incontrato ostacoli nel persuadere le famiglie a mandare i loro bambini, e in particolare le loro figlie a imparare a nuotare.

Zanzibar è una società prevalentemente musulmana e le donne e le ragazze coinvolte rimangono il principale ostacolo per l'organizzazione. "Quando abbiamo iniziato, gli anziani ... nel villaggio... non riuscivano a mettere il dito intorno a questo concetto di portare le figlie in spiaggia e insegnare loro a nuotare, e si sono semplicemente sentiti com ... no, assolutamente no, non possiamo dare loro quel tipo di libertà", ricorda. Fu solo quando un anziano di spicco del villaggio iscrisse sua figlia al programma di nuoto che altri iniziarono a fare lo stesso. Sharriff e il suo team hanno progettato un burkini per le studentesse. Kazija Haji, che fa parte di "K", è stata una delle prime insegnanti di nuoto femminile del progetto, inizialmente spaventata dall'acqua..., oggi è una delle 24 istruttrici di nuoto femminile che insegnano a tutte le età e generi - a partire dai tre anni fino all'età adulta. Solo nel 2018, 633 donne hanno imparato a nuotare attraverso il progetto Panje."

Ad aprile 2016, l' Onu Italia scrisse e documentò con un video, peraltro bellissimo, quanto segue: "L’isola di Zanzibar, al largo della costa della Tanzania, è attraversata da un’ondata di cambiamento. Non molto tempo fa, era impossibile per una donna avere un proprio reddito o prendere autonomamente decisioni in famiglia. Oggi invece, attraverso quasi milleduecento Scuole per Agricoltori sostenute dall’IFAD (Fondo Internazionale delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Agricolo), le donne hanno raggiunto la parità di genere sul lavoro, in famiglia e nelle comunità."

Invece nel Baraka Aquarium di Mnemba, piccola isola privata a soli 3 km dalla parte nord dell’isola di Zanzibar, c'è un ricovero per tartarughe marine ed è possibile visitarle, dare loro da mangiare fare il bagno insieme a loro.L’isola ospita un resort esclusivo in cui è possibile soggiornare con soli $ 1.760 dollari a persona al giorno, pensa un po'.A fine anno scorso la ricerca Google “Zanzibar gennaio 2019”, si è collocata alla prima posizione, come meta dove passare le vacanze.

Nel 2019 c'è chi trova il modo per vivere una vacanza nella magica Tanzania, grazie a tale Cristina italiana e il marito masai Willy, dove apprendo anche che in quei posti molte donne arrivano per turismo sessuale... Il 7 luglio 2019, una straordinaria notizia: "Malore a Zanzibar per Nina Moric: "Ora sto molto meglio" In vacanza in Africa con il suo compagno e suo figlio avuto da Fabrizio Corona, Nina Moric ha accusato un malore causato dall'acqua del rubinetto. Solo un forte spavento per la bella modella croata"

Tornando alle donne in Arabia Saudita oggi sono avvertite tramite un messaggio sul cellulare dell’avvenuta separazione, per legge. Il guardiano di famiglia, “wali”, ovvero l’uomo (padre, marito, fratello) che in Arabia Saudita può decidere a suo piacimento sul destino delle donne, usando la legge, tecnologica dell'avvertimento. Inoltre le donne velate, se lo ritengono opportuno possono anche decidere di non metterlo.

Quanto alle donne che volevano nuotare, non so se hanno imparato a farlo, io lo spero.

In compenso ho trovato un brevissimo video, dove una donna velata ride e si butta in acqua da una roccia, felice, sa nuotare: vi lascio il suo sorriso e la sua gioia.

Doriana Goracci

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