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Slovacchia, bocciato un emendamento: continua la segregazione scolastica dei rom

Come non detto. Le speranze che il parlamento slovacco ponesse fine alla discriminazione nei confronti delle alunne e degli alunni rom sono svanite attraverso la bocciatura di un emendamento alla Legge sull’istruzione.

Continuerà così la segregazione dei rom in scuole a loro riservate o in classi per persone con “media disabilità mentale”.

Il 65 per cento degli studenti rom dai sei ai 15 anni di età frequenta scuole in cui quasi tutti, se non tutti, sono rom. Impartendo un’istruzione di serie b, le autorità slovacche condannano i rom a una vita adulta in cui avranno ben poche opportunità.

La Slovacchia è di gran lunga lo stato dell’Unione europea col maggiore tasso di segregazione nel campo dell’istruzione.

Per questo, già nel 2015, la Commissione europea aveva avviato una procedura d’infrazione per la violazione del divieto di discriminazione contenuto nella Direttiva sull’uguaglianza. Un mese fa, di fronte al perdurare della situazione, la stessa Commissione europea ha deciso di coinvolgere la Corte europea dei diritti umani.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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