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Siria: la strategia dell’Arabia Saudita

Con un contratto appena siglato con la Francia da un miliardo di euro e i con 15 miliardi donati da Bandar al-Sultan a Putin, l'Arabia Saudita si sta dimostrando uno dei paesi più attivi nei riguardi del conflitto siriano. E non sono le uniche mosse del regno mediorentale.

Scriveva ieri Michel Cabirol su La Tribune: "La società ODAS, che rappresenta gli interessi francesi in Arabia Saudita ha siglato un contratto inter-governativo nel mese di agosto con Riyadh per un ammontare di più di un miliardo di euro per la modernizzazione di una parte della flotta militare del regno". Unico scopo del finanziamento ricevuto, quello di modernizzare quattro fregate saudite. Nulla di particolarmente rilevante, se non fosse che dagli appalti militari passano spesso le strategie politiche. Ed è probabilmente questo il caso.

Passa un po' di tempo, esattamente una settimana e agli allori della cronaca spunta il principe Bandar el-Sultan. Capo dei servizi segreti sauditi, benché amico personale di G.W. Bush, Sultan non si fa problemi ad intervenire nelle controversie mediorientali finanziando i mujaheddin afghani, ma anche i principali conflitti degli ultimi dieci anni, dall'Iraq all'Egitto, dalla Siria al Libano. Ora Sua Altezza punta all'Iran, passando per Assad. E lo fa mettendo sul banco di Putin ben 15 miliardi in cambio di armi russe, al fine di convincerlo a "scaricare" il regime siriano (come riporta oggi una voce diplomatica a La Stampa).

Una mossa ben ponderata, a quanto sembra, considerate le dichiarazioni dell'altroieri, con le quali il ministro degli esteri saudita Saud al-Faisal invitava ad agire in maniera tempestiva e decisa nel conflitto siriano.

Anche per questo - forse - la Russia si è accodata agli Stati Uniti, inviando con la Francia le proprie navi nel mediterraneo orientale. I russi puntano in primis a mantenere l'ordine in Medio Oriente, magari sfruttando le innovazioni della guerra virtuale tramite la minaccia (più che l'uso) dei propri missili per evitare di assistere inermi all'invasione siriana da parte NATO.

La strategia che sembra profilarsi è dunque quella del conflitto a costo zero. La più gradita all'Arabia Saudita, vero pilastro del blocco occidentale nel medioriente. Una voce degna di considerazione ora più che mai anche per gli europei, considerato il fallimento del progetto per l'oleodotto Nabucco. Fallimento per il quale l'UE è ancor più dipendente di prima dagli approvvigionamenti russi, quindi un'apertura da parte di Riyadh sarebbe più che ben accetta.

L'Arabia Saudita giocherà quindi un ruolo fondamentale. Dopotutto, il principio cardine della politica saudita resta sempre lo stesso: "Che nulla cambi intorno al regno integralista più conservatore del mondo".

 

Foto: Presidential Press and Information Office/President of Russia

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.7) 31 agosto 2013 23:24

    il Nabucco è un GASdotto, non oleodotto..

  • Di (---.---.---.196) 1 settembre 2013 17:23

    Mi dispiace ma la questione dei 15 miliardi di dollari che i Sauditi pagherebbero x armi Russe in cambio dell’abbandono di Assad é una bufala totale.

    Infatti dopo ben 4 ore di colloqui Putin ha gentilmente mandato a cagare il principe Bandar-Bush,dicendo che un alleato (la Siria)NON si abbandona nel momento del bisogno,x poi sostituirlo con dei tagliagole cannibali(i cd ribelli Siriani)molto peggiori,nemmeno x cotanti quattrini.
    Poi visto che i cd media occidentali continuano a far circolare tale falso,il Cremlino ha emesso un comunicato stampa in cui ristabilisce la verità(ora non ricordo dove né quando ma basta fare un giro in rete x saperlo)
    Certo che il giornale"la stampa"preso come fonte é assolutamente credibile,Ma x favore,siamo seri!
    Poi non vi viene in mente che le navi da guerra Russe,nel Mediterraneo(18 e non 20)sono state inviate proprio x impedire un attacco missilistico dal mare contro la Siria,altrimenti che ci starebbero a fare?
    Ed anche dopo lo schiaffo ricevuto da Cameron alla camera dei comuni,a me sembra che anche"Bombama"stia facendo come si dice,marcia indietro,x cui come la mettiamo?
    Alexfaro
    • Di Francesco Finucci (---.---.---.60) 1 settembre 2013 19:46
      Francesco Finucci

      Certo, e naturalmente Putin lo sta a dire a lei quale politica intende intraprendere. Ognuno sta facendo il proprio gioco, e Putin sta facendo come ogni capo di stato: rimane in attesa di capire come può guadagnarci. Non so che vuole dimostrare, ma mi sembra piuttosto patetico. L’ignoranza è una brutta bestia, e ha poco a che fare con la mancanza di conoscenze, ma con l’arroganza di chi non sa e da dell’ignorante agli altri (o venduto, o superficiale, come sottitende la sua "osservazione").

  • Di (---.---.---.153) 2 settembre 2013 15:36

    "Egregio"(si fa x dire)Finucci,fino a prova contraria io non la ho x nulla insultato come sta facendo lei con me,a questo punto le dico solo che con la sua risposta sommamente idiota,si squalifica completamente da solo,x cui la saluto ADDIO!

    Alexfaro

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