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Siria | Una risata con papà per cacciare tutta la cattiveria del mondo (VIDEO)

Per distrarre Selva di 4 anni, suo padre Abdullah Al-Mohammad ha inventato un gioco. Ogni volta che una bomba cade ad Idlib #Syriaridono, quindi non si spaventa.

Da quando sono fuggiti dalla loro casa di Saraqib nella provincia di Idlib, il suono dei bombardamenti ha dominato la loro vita quotidiana. Immagina come si possa sentire Abdullah ogni volta che la sua bambina inizia a ridere.

Siamo così tristemente abituati a vedere bambini tristi che piangono e che invece hanno tanta voglia di giocare e ridere, come tutti i bambini, che questa notizia ho voluto essere certa che fosse vera. Si, è vera e reale come la guerra e la speranza che una lunga infinita malattia blocchi le mani per sempre di chi la continua a fare.Una risata vi seppellirà, scritto sui muri del '68, come motto anarchico dell'800, oggi come una speranza di vivere e sorridere senza paura, sempre.

Doriana Goracci

Il video è su twitter a questo link

n.b. su Repubblica: Il video è stato condiviso su Twitter da Mehmet Algan, ex deputato del Partito della Giustizia e dello Sviluppo turco della regione di Hatay.La famiglia è stata costretta a fuggire dalla propria casa a Saraqib - una città nella campagna a Est di Idlib - a causa della guerra civile. Ora vivono nella casa di un amico nella città di Sarmada, dove sono ancora circondati da esplosioni quasi costanti. Ogni volta che cade una bomba, Abdullah chiede: "È un aereo o è un proiettile?" "Un proiettile", risponde la figlia nel video. "Sì, e quando arriverà, rideremo", dice Muhammed."Non capisce cosa sia la guerra e io le faccio credere che i rumori provengano da armi-giocattolo", ha spiegato Al-Mohammad a Sky News. "Ho deciso di insegnare a Selva questo gioco per prevenire il collasso del suo stato psicologico. Cerco di evitare che venga colpita da malattie legate alla paura."

Commenti all'articolo

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.205) 29 febbraio 2020 18:07
    Doriana Goracci

    la piccola Selva, 4 anni, non dovrà più temere le bombee avrà ragione di sorridere... Insieme ai genitori è stata infatti accolta come profuga in Turchia, nella provincia frontaliera di Hatay. Parlando all’agenzia statale turca Anadolu, il padre della bimba, Abdullah Mohammed, ha ringraziato il governo di Ankara. "Spero che la guerra in Siria finisca presto e che io possa tornare", ha aggiunto l’uomo, denunciando la drammatica crisi umanitaria in corso a Idlib. Secondo l’Onu, da inizio dicembre almeno 900 mila persone sono fuggite dai raid di Damasco e Mosca verso il confine turco.

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