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Siria: Assad e Isis si ignorano sul campo di battaglia

La foto è tratta da CiceroMagazine.com

Il regime siriano del presidente Bashar al Assad e lo Stato islamico (Isis), formalmente rivali, si ignorano a vicenda mentre concentrano le loro rispettive attività militari contro gruppi di miliziani delle opposizioni siriane. E’ la conclusione a cui è giunta l’analisi del Centro Jane’s di studi sul terrorismo (Ihs) basato in Gran Bretagna. Non era una novità per chi si segue gli eventi siriani, ma ora arriva una conferma basata sull’analisi quantitativa di dati.

Analizzando gli attacchi delle forze lealiste e di quelle dell’Isis in Siria dall’inizio dell’anno fino al novembre scorso, l’analisi di Jane’s evidenzia come solo il 6% delle operazioni militari di Damasco sono state rivolte contro lo Stato islamico mentre il restante 94% è stato diretto contro insorti anti-regime.

Parallelamente, si legge nel comunicato diffuso nelle ultime ore dal network televisivo Nbc e ripreso dalla stampa panaraba, solo il 13% degli attacchi dell’Isis in Siria sono stati indirizzati alle forze lealiste, mentre del restante 87% si è trattato di azioni contro ribelli locali delle opposizioni.

“Questi numeri – afferma Matthew Henman direttore di Jane’s – indicano che l’Isis e le forze di Assad hanno adottato la strategia intelligente di ignorarsi a vicenda, concentrando invece gli attacchi su gruppi più moderati di oppositori”.

Dal canto suo, prosegue Henman, “Assad cerca di screditare la retorica della rivoluzione siriana e di descriverla come un’insurrezione islamista contro il suo governo. Così facendo può reprimerla con il sostegno indiretto dell’Occidente”.

L’Isis invece, aggiunge il direttore del centro Jane’s, “cerca di costruire uno scenario nel quale è lui contro Assad. Per questo lo Stato islamico cerca di mettere ai margini i gruppi moderati, fino al punto di imporgli di unirsi all’Isis”.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.32) 15 dicembre 2014 17:12

    E chi sarebbero questi ribelli moderati? Le Pussy Riot che vogliono masturbarsi in pubblico? Ma per favore. I ribelli moderati sono una piacevole invenzione, in realtà sono al massimo 10-15 persone pagate dagli USA per insultare Assad ed invocare la tolleranza e la trasparenza, tutte belle cose del nostro Occidente illuminato. Fatti due conti però il siriano medio vede che le alternative ad Assad sono due: A) Un governo islamico radicale, governato dagli wahabiti filo-sauditi. B) Un governo fantoccio degli USA smaccatamente neo-liberista che porterebbe anche la Siria nella schiera delle marionette della finanza e del capitale USA. Fatti due conti il siriano medio sceglie Assad.

  • Di (---.---.---.186) 16 dicembre 2014 03:32

    Assad bombarda il Califfrato più della Coalizione
    http://www.analisidifesa.it/2014/12...

    ma come? L’occidente che millanta di sostenere i ribelli "moderati" contro l’ISIS lo bombarda ancora di meno di Assad? Strano, a leggere la propaganda dei signori di Sirialibano. Se questi signori sostengono che Assad e l’ISIS sono alleati, cosa dovremmo dire della Nato, che bombarda l’ISIS ancora meno della malconcia aviazione militare assadiana, che pure deve colpire sia l’ISIS che i moderati?
    Con la logica onesta e imparziale di SiriaLibano, non se ne esce: Nato e ISIS sono la stessa cosa.

    • Di (---.---.---.136) 17 dicembre 2014 13:31

      Non è certo imparziale la logica di chi attribuisce a SiriaLibano cose non dette. La propaganda di SiriaLibano sarebbe quella di pubblicare un articolo in cui si cita la fonte (dunque verificabile e contestabile)? Facessero tutti allo stesso modo. La fonte citata fornisce quelle stime, liberi di credere o meno, ma la colpa non è di SL. Inoltre come contro fonte viene proposto il SOHR spesso considerato inattendibile da chi sostiene che il regime sia il male necessario. Ma come il SOHR è più attendibile del Jane’s center ma quando parla di barili esplosivi lanciati sulla popolazione civile non viene più considerato? Forse però le 2 fonti non sono così in disaccordo, il Jane’s parla di attacchi del regime al fronte dei ribelli o dell’Isis. Il SOHR parla di attacchi del regime, non necessariamente compiuti contro postazioni militari, e i morti civili indicati stanno a dimostrare questo fatto. A meno che non si voglia citare il SOHR solo per confutare il Jane’s, ma poi far finta di non vedere i morti civili indicati e gli attacchi con i barili esplosivi, ma allora non si accusi SL di parzialità e propaganda quando si è in malafede. 

  • Di (---.---.---.225) 22 dicembre 2014 10:13

    Chi confuta l’articolo proponendone uno di analisidifesa, che cita come fonte il Sohr, forse dovrebbe leggersi un approfondito articolo di Le Monde sul Sohr.http://syrie.blog.lemonde.fr/2014/1...

  • Di (---.---.---.164) 15 gennaio 2015 02:00

    Che articolo pietoso e filo americano...

    Povera Italia...

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