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Sicurezza, Governo. Via al piano definitivo contro le forze del male

Un piano straordinario a lungo termine contro la criminalità. È questo il progetto del governo lanciato dal premier Silvio Berlusconi al termine del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica con i ministri Roberto Maroni e Angelino Alfano. L’esecutivo, ha spiegato il presidente del Consiglio durante la conferenza stampa di Ferragosto, sarà “in carica per quattro anni e metterà in atto un piano a lungo termine e si spera definitivo contro le forze del male, non solo contro la criminalità diffusa ma anche contro la criminalità organizzata”. Il progetto anti-criminalità, hanno poi precisato il titolare del Viminale e il Guardasigilli, partirà da settembre e sarà operativo per i prossimi 4 anni.

Il Governo varerà un “Piano operativo straordinario di contrasto alla criminalità organizzata per i prossimi 4 anni”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha presenziato al Viminale il Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica con i capi delle Forze dell’ordine e dei servizi di intelligence. Al vertice sulla sicurezza, convocato dal Ministro dell’Interno Roberto Maroni, in occasione del tradizionale appuntamento di ferragosto.

Berlusconi ha annunciato un appuntamento, “a breve scadenza”, per mettere a punto le strategie a lungo termine di contrasto alla criminalità organizzata.
“Nell’ambito delle risposte che un Governo deve dare ai bisogni dei cittadini - ha sottolineato il premier - quella della sicurezza personale è certamente la più importante”.
 
Sotto l’aspetto dell’aumento della sicurezza dei cittadini e in particolare nella lotta alla criminalità organizzata “i risultati ottenuti del Governo Berlusconi nei suoi 14 mesi di attività sono straordinari” ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni.
 
“Ho grande fiducia nell’azione che stiamo facendo. Una sfida, quella alla criminalità organizzata, che tutto il governo intende sostenere nella certezza che riusciremo a vincerla” ha proseguito Maroni. “Ci siamo concentrati nell’azione di contrasto alle mafie, ha continuato il Ministro con risultati di successo.

Credo che "senza retorica, quella vissuta negli ultimi 14 mesi sia stata la migliore stagione antimafia".
Sono le misure legislative adottate dal Governo ha continuato il Ministro dell’Interno che hanno portato a “risultati clamorosi e senza precedenti”. Maroni ha quindi citato alcuni dati significativi come l’arresto di 29 latitanti tra i 100 più pericolosi e il sequestro di beni alla mafia per un valore superiore a 4 miliardi e mezzo (+31%), e un miliardo per quelli confiscati (+179%). Anche i dati sui delitti mostrano diminuzioni sostanziali, dalle rapine in banca con un calo del 50% ai furti, con una diminuzione del 18,6%, “ma tutti i dati relativi alla delittuosità sono complessivamente in calo” ha sottolineato il ministro dell’Interno.
 
Maroni è poi intervenuto sui disordini nei centri di identificazione ed espulsioni (Cie). Le proteste - ha detto - sono conseguenza dell’allungamento dei tempi di trattenimento nelle strutture previsto dalla legge sulla sicurezza appena entrata in vigore: “siamo comunque in grado di gestire la situazione, non ci sono preoccupazioni”.

 
Il ministro ha poi puntualizzato che “non è vero che i Cie sono strapieni: i dati aggiornati a ieri indicano infatti una disponibilità di 582 posti liberi nei centri’’. Maroni ha anche informato che” il programma per la realizzazione di nuovi Cie prosegue: sono in corso di individuazione le strutture nelle regioni che per ora ne sono sprovviste”.
Con il Fondo Unico di Giustizia poi, ha ricordato Maroni “abbiamo inventato un nuovo strumento che ci consente di aggredire le somme liquide giacenti in attesa di confisca, con il risultato clamoroso che per la prima volta i soldi tolti alla mafia vengono subito reimpiegati contro di essa”. Solo al 31 luglio le somme recuperate ammontano a più di 617 milioni di euro. I risultati positivi su questo fronte giungono dall’adozione del “modello Caserta”: è un modello che funziona e vogliamo esportarlo in alte aree a forte intensità mafiosa.
 
Per quanto riguarda il sovraffollamento delle carceri, il Ministro Alfano ha detto “l’Europa non può chiudere gli occhi” di fronte al problema del sovraffollamento carcerario italiano: su 63.571 detenuti che stanotte hanno dormito nelle carceri italiane oltre 20mila (pari a circa il 30-40%) sono infatti stranieri, dunque o l’Ue “fa applicare i trattati” per il rimpatrio dei detenuti “oppure ci si dà i fondi necessari per realizzare” nuovi penitenziari. Intenzione del governo - ha sottolineato il Guardasigilli - non è quella di far ricorso a nuove amnistie o indulti, ma di costruire nuove carceri per le quali, però, servono fondi. Per 17mila nuovi posti occorrono 1,5 miliardi di euro: 200milioni sono stati già stanziati dal Cipe, ma ha aggiunto il ministro devono essere definite le altre fonti di finanziamento prima di portare il piano carceri in uno dei prossimi consigli dei ministri “entro il 15 settembre”.
 
Il ministro dell’Interno ha toccato, infine, il tema della sicurezza negli stadi. Dal prossimo primo gennaio - ha annunciato Maroni - gli appassionati di calcio potranno seguire la loro squadra in trasferta solo se muniti della tessera del tifoso. Oggi il ministro ha firmato una direttiva indirizzata a prefetti e questori che contiene disposizioni per la stagione calcistica 2009/2010.

A partire dal prossimo campionato, ha spiegato Maroni, “tutte le società dovranno garantire il rilascio della tessera del tifoso a chi la richiede. Entro il 31 dicembre, in ciascun settore dello stadio dovranno essere attivate corsie più veloci, una sorta di “telepass”, per chi ha la tessera. Per chi non la possiede i controlli saranno più rigorosi”.
 
Spero che queste misure un po’ coercitive - ha concluso Maroni - servano a vincere la resistenza immotivata di alcune società calcistiche che non vogliono dotarsi della tessera».

 
Dopo la conferenza stampa al Viminale Berlusconi si è spostato in Abruzzo. In visita a Onna, il premier ha spiegato che nelle aree colpite dal terremoto le case che sono in fase di ricostruzione “non hanno elementi di precarietà, sono calde d’inverno e fresche d’estate. Sono sicuro che molto difficilmente verranno lasciate dagli abitanti (a ricostruzione terminata) perché sono molto belle e immerse nel verde”. Il premier si è mostrato soddisfatto per l’andamento dei lavori “che segnano 3-4 giorni di anticipo rispetto ai programmi” grazie anche ai lavori organizzati sui tre turni. E proprio alle maestranze Berlusconi ha rivolto un ringraziamento. Poi, rivolgendosi ai giornalisti ha sottolineato come fosse logico e doveroso per lui recarsi in Abruzzo il giorno di Ferragosto “proprio per il rispetto che ho di queste persone che hanno rinunciato alle vacanze per spirito di solidarietà” nei confronti dell’Abruzzo.

Commenti all'articolo

  • Di La gatta (---.---.---.64) 17 agosto 2009 17:23

    Che meraviglia... viviamo in un’oasi felice e non me n’ero mai accorta! Siamo nella penisola incantata dove le forze del bene vincono sul male e sui suoi demoni... A pensarci bene folletti (Brunetta) e psiconani ce ne sono, fatine (o veline), gnomi e giullari di corte anche... l’imperatore sta per essere incoronato dal popolo... non manca niente per un bellissimo libro di favole.
    Ah si! Manca il titolo: "La storia infinita".
    Buon lunedì.

    • Di massimo (---.---.---.131) 17 agosto 2009 23:50

      Che commento penoso.
      Il governo ha esposto fatti. Possono essere non veri, incompleti o quello che si vuole , ma a fatti si deve rispondere con fatti.
      La solita nenia demagogica alla Grillo & C , e pure maleducata nei termini, non porta alcun contributo

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