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Se a Vibo si continua a celebrare anche in Chiesa un ministro fascista

Chissà cosa mai potrà pensare il partigiano vibonese Papandrea del fatto che a Vibo si continua a celebrare il suo Ministro Fascista, quale Luigi Razza.

 

 
 
Di Luigi Razza ne parlavo nel 2014, a proposito del suo rapporto con l'amante della guerra, quale D'Annunzio e complice del primo fascismo. Personalità di primo piano nel fascismo, segretario e poi presidente della Confederazione dei sindacati fascisti dell’agricoltura (1928-33), membro del Gran Consiglio del fascismo e ministro dei Lavori pubblici (1935), Razza, morirà mentre si recava all’Asmara. A lui a Vibo è grata. Già. 
 
 
 
Si perdono le vie, piazze, monumenti enormi, dedicati. Ma ne parlavo già qui e non voglio ripetermi. Questa estate 2015, camminando per le strade di Vibo, sempre più disastrata, nonostante le sue mille potenzialità, città che ogni luogo ove Garibaldi si è fermato, così come accade nel Sus, a lui dedica qualcosa di mistico, di eroico, maledetto risorgimento verrebbe da dire, visto quello che ha cagionato e determinato, quale la questione meridionale in primo luogo,
ebbene non potevi non notare alcuni manifestini, diversi strappati comunque dai vibonesi che non si ritrovano con tale apologia, che celebravano Luigi Razza.
 
Sindacalista rivoluzionario dell'Impero Fascista. E poi, il canonico presente, tipico saluto dei camerati. Ma in città si sono visti anche manifesti con scritto: "Comitato Vibonese Luigi Razza. Nella ricorrenza dell'80.mo anniversario della tragica scomparsa del ministro LUIGI RAZZA Una Santa Messa in suo suffragio sarà celebrata sabato 8 agosto 2015, alle ore 19,00, nel Duomo di San Leoluca e Santa Maria Maggiore in Vibo Valentia. Subito dopo la celebrazione una corona sarà apposta al monumento nella piazza antistante".
 
 
Non è la prima volta che in Italia accade una cosa del genere. Per esempio anche ad Udine, in base a delle segnalazioni pervenute è accaduto qualcosa di similare, forse senza manifesti, per ricordare Mussolini.
 
 
Ora, in questo Paese si grida allo scandalo quando si turba l'apparenza della grande bellezza. Vedi il caso del recente funerale a Roma. Nel resto d'Italia funerali simili sono sempre accaduti, forse in modo più contenuto, ma sono accaduti, e tutto è normale, perché tanto accade al Sud e nessuno vede, parla e sente. Ma vi è chi vede, parla e sente, vi è chi a queste porcate non ci sta.
 
Queste celebrazioni di fascisti, quanto sono ancora tollerabili? La Costituzione e le leggi speciali ad essa collegata che valore esercitano ancora oggi?
 
 
 
Come si possono ritenere momenti culturali, storici, fatti ed eventi che di culturale hanno realmente poco e di celebrativo tanto? Penso che a Vibo, così come in tante altre realtà nostrane, sia necessaria una mera operazione di bonifica antifascista, iniziando ad eliminare vie, piazze, strade intitolate a fascisti, come a Razza, a Gentile, ponendo fine ad ogni celebrazione di uomini e simboli di un regime dittatoriale, male assoluto di questo Paese. 
 
E la Chiesa, per il potere che esercita e continua ad esercitare, purtroppo, deve finirla di assecondare queste iniziative, ponendo addirittura a disposizione la Chiesa più importante di Vibo, quale il suo duomo, per celebrare una messa in onore e ricordo del ministro fascista Razza.

 

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