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Scilipoti, Giuda e il tradimento

Tonino di Peltro ostenta tranquillità. Ieri commentava con nonchalance l’emorragia di parlamentari dal suo partito, l’Italia dei Valori Bollati, al cosiddetto gruppo misto.

Il gruppo misto è come una bancarella di modernariato, come una vetrina dei saldi. Quando esci a fare shopping, il primo posto dove guardi è senza dubbio il gruppo misto. Ogni parlamentare vorrebbe stare nel gruppo misto, non solo quelli dell’Italia dei Valori Bollati, perché lì è libero di vendersi a chi gli pare e quando gli pare.

Dicevamo della nonchalance esibita da "Tonino di Peltro" che, incalzato da un giornalista, commenta così: Anche nostro signore ogni dodici seguaci imbarcava un traditore.” D’accordo, sarà anche un modo di dire, perdoniamo Tonino che non è un teologo e di questi tempi sta passando un momentaccio. L’occasione però è propizia per spendere due parole sul povero Giuda. Da duemila anni a questa parte per i più (tra cui Tonino) il nome Giuda è sinonimo di traditore. E se invece fosse andata cosi?

- Vieni, sediamoci su quella pietra.
- Ma con tutte le sedie che ci sono...
- Non insistere, mi va la pietra.
- Vabbuo’, se lo dici tu.
- Allora Giuda, voglio che mi tradisci.
- Chiedilo a un altro.
- Lo chiedo al migliore.
- Non cominciare...
- Non dirlo agli altri ma... sei sempre stato il mio preferito.
- Smettila.
- Abbiamo tutti e due il nome che comincia per J.
- Ma per favore...
- Ascolta, lo sai che in un modo o nell’altro devo finire su quella croce. Sta scritto... credo. Il gesto del tradimento serve come metafora, altrimenti non si capisce la morale.
- Ma non la capiscono lo stesso...
- Almeno ci proviamo.
- ...
- ...
- D’accordo.
- Allora mi tradisci?
- Se insisti... ma poi me lo lasci spiegare agli altri.
- No. Deve rimanere tra me e te.
- Ma porco...
- Giuda!
- Appunto.
 
Ecco. Ci tenevo a precisare che quel Giuda non aveva nulla a che vedere con con i deputati dell’Italia dei Valori Bollati.
 
Questi ultimi, poveracci, fanno quello per cui sono stati scritturati ma sono, spesso, incapaci, delle comparse di basso profilo. Ora si trova al centro della ribalta e non ci è abituato.
 
Lasciatelo tranquillo, siate comprensivi, ha settant’anni ma è alle prime armi. Pensate alle emozioni che sta vivendo alla sua età. Voi lassù, nel loggione, sempre a criticare. Smettetela di fischiare, ora basta!
 
Adesso avete rotto i scilipoti.
 
Sempre a farvi i razzi degli altri.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.134) 14 dicembre 2010 17:00

    Carino! Basta con i lotofagi. Come se il ’salto della quaglia’ (prima repubblica), oggi ’tradimento’ (2a repubblica?!) fosse una cosa nuova. Ricordarsi il salto compiuto da due consiglieri eletti nella DC e passati ’tout court’ nelle file della sinistra. A Milano, nel 1974.
    Per maggior documentazione scorrere le pagine dei giornali degli ultimi 20 anni. Con buona pace dei moralisti

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