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Schettino, revocati i domiciliari: "Una mano divina sulla mia testa. Evitata un’ecatombe"

Sono passati pochi mesi dalla tragedia della Costa Concordia e pochi giorni dalla denuncia (poi smentita) del doppio "inchino" di altre due navi da crociera al largo di Capri e una delle notizie del giorno è la revoca deglo arresti domiciliari per il comandante Schettino, reo secondo l'accusa di aver provocato il disastro che ha portato alla morte di 32 persone.

Dagli arresti domiciliari si è passati all'obbligo di dimora come si legge nell'ordinanza del gip Valeria Montesarchio diffusa dalla difesa del comandante e questo è bastato al Comandante per levarsi qualche sassolino dalla scarpa parlando di una mano divina che gli si è posata sulla testa e gli ha fatto evitare una catastrofe. Parole di cordoglio per le vittime del naufragio.

Meta di Sorrento, il paese natale di Schettino, che si era chiusa a difesa del proprio comandante canta vittoria e se la prende con "lo scandaloso comportamento dei giornalisti" che avrebbero raccontato una storia da chiarire cavalcando l'onda emotiva e colpendo il loro concittadino: ''Adesso chi lo risarcirà di tutte le cose che sono state dette sul suo conto - ha detto un concittadino di Schettino - e anche se lo faranno non si avrà la stessa risonanza che invece ha avuto il fatto all'epoca''. Attaccarlo dice Schettino "è stata la cosa più facile fin dall'inizio. Questa vicenda ha responsabilità e dinamiche molto più complesse".

Una mano divina che ha salvato tante vite ha scritto Schettino: "In quel momento una mano divina si è sicuramente posata sulla mia testa. Se avessi continuato su quella rotta, avremmo colpito lo scoglio con la prua. Sarebbe stata un'ecatombe. Altro che conta dei compartimenti per stabilirne la galleggiabilità! Si sarebbero trovati tutti scaraventati in aria per l'impatto. Dopo qualche minuto saremmo finiti tutti in acqua, probabilmente a testa in giù. Altro che emergenza generale in ritardo! Altro che abbandono della nave: ragionamenti di questo tipo non si sarebbero neanche potuti ipotizzare...".

Si dice contento che i dati emersi dall'analisi della scatola nera confermano le sue dichiarazioni applicando un piano che man mano si disegnava nella sua mente. Altrimenti non avrebbe - dice - potuto né riferirlo ne ricordarlo".

L'ultimo pensiero del Comandante è per le vittime e le loro famiglie: "Il mio cordoglio va alle famiglie colpite negli affetti più forti. Il loro dolore è anche il mio e mi sento di ribadirlo con forza, con sincera ed affranta partecipazione. La nave sarà ricostruita, le assicurazioni ci sono per questo. La Concordia è già oggetto di disputa per la ricaduta economica che crea il suo smantellamento, ma le persone non potranno purtroppo ritornare in vita e le ferite più profonde rimarranno a poche persone. E per tutta la vita"

Chissà se apprezzeranno

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.211) 5 luglio 2012 18:37

    Penoso ed inutile tentativo autoassolutorio ,condotto con stile tipicamente meridionale .
    Non è da escludere tuttavia che nel paese della giustizia colabrodo ,il nostro eroe baciato dalla Madonna riesca a farla franca .
    Poi c’è Monti che va a parlare con la Merkel e cerca l’accordo .In Germania Schettino sarebbe in galera da mesi ,altro che "soggiorno obbligato " .

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