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Sardegna terra di conquista NATO e dell’imperialismo italofrancese ma c’è chi dice no

Sardegna terra di conquista NATO e dell'imperialismo italofrancese ma c'è chi dice no

La Sardegna è conosciuta mondialmente per le richezze archeologiche e culturali, dai nuraghi ai Giganti di Monte Prama, per aver dato vita a importanti esponenti della cultura come Gramsci e Grazia Deledda, e per la belezza del suo paesaggio. Ma c'è un'altra Sardegna, quella di cui pochi parlano, ed è la Sardegna dei disastri petroliferi, delle basi militari NATO e non, dello sfruttamento delle multinazionali  e delle morti sul lavoro, di cui la tragedia alla Saras è stata l'apice, dell'uranio impoverito, di cui la vicenda del poligono di Quirra è solo l'ultimo esempio. Oltre si deve aggiungere l'eventuale prossima costruzione dei radar militari (tra cui quello a Capo Sperone) e l'eventuale costruzione di centrali nucleari da parte dello Stato italiano, con collaborazione della multinazionale francese Areva. La Sardegna praticamente è stata e rimane la portaerei dell'Italia, della NATO, e quindi degli USA, e di essa ci si ricorda giusto quando sono in ballo interessi economici e politici, oppure quando serve come luogo di relax dei vari magnati e dei cosidetti "Vip" di tutto il mondo - basti pensare alla Costa Smeralda. Nell'isola contro l'attuale stato di cose sono attivi molti comitati tra cui quello contro il radar di Capo Sperone, di cui è attiva anche una pagina su facebook, Gettiamo le Basi, varie associazioni, movimenti e partiti indipendetisti come SardIgna Natzione Indipendentzia, IRS Repubblica de Sardigna e A Manca Pro s' Indipendentzia e filoindipendentisti come Uniti e Diversi Sardegna.

Inoltre è stato minacciato di morte Antonello Tiddia, conosciuto come "il minatore rosso" e impegnato nel denunciare la costruzione del radar di Capo Sperone e contro le varie ingiustizie in Sardegna e non, segno che l'impegno nel denunciare le malefatte e i progetti dei governi (e delle multinazionali), che vanno contro le scelte del popolo/i, dà molto fastidio ai potenti di turno e a chi fa il loro gioco.

Rimanendo in tema, è da segnalare anche la crescente "crociata" contro gli ambienti indipendentisti che ha avuto il suo apice nell'arresto di Bruno Bellomente nel 2009, fatto che è stato recentemente ricordato durante la festa della "Patria Sarda" il 28 aprile 2011 a Thiesi.

Il 5 maggio, inoltre, è stato il trentesimo anniversario della morte del patriota irlandese Bobby Sands. Lui disse: "Non ci potrà mai essere pace in Irlanda fino a quando l'oppressiva, potenza straniera britannica non sarà rimossa lasciando tutto il popolo irlandese come un un'unità che controlla i propri affari e determina il proprio destino come un popolo sovrano, libero nella mente e nel corpo, separato e distinto fisicamente, culturalmente ed economicamente".

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