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Sul 102 compleanno di Rita Levi Montalcini: non scordiamoci di alcuni "particolari"

Domani, 22 aprile 2011 sarà il centoduesimo compleanno della scienziata e senatrice Rita Levi Montalcini. Di sicuro i mass media nazionali (e non) si occuperanno dell' "evento" forse anche più di quel che si dovrebbe.

Riconoscendo i dovuti meriti alla signora Montalcini, noi comunque non ci dobbiamo scordare dei "particolari" della sua carriera scientifica per niente secondari (per noi): innanzitutto il sostegno alla vivisezione, anche se in seguito la Rita Levi "nazionale" sull'argomento cambiò parere (opportunismo o sincera "conversione"?), sostegno non solo teorico ma anche materiale, avendo la stessa scienziata praticato per anni e anni questi "sacrifici rituali" per la "Dea Ragione" (che non aveva bisogno di queste atrocità e di sicuro ne sarà offesa, visto che il suo nome è stato usato da carrieristi senza scrupolo per crimini "legali") ma più probabilemente, aggiungiamo noi per il Dio Denaro (unico Dio riconosciuto da questo capitalismo in fase avanzata).

Ecco cosa disse, in una puntata di Report su Rai 3 dedicata all'argomento, sulla pratica di tortura e genocidio preferita dalle grosse mafie farmaceutiche "Si, Oddio bisogna che sia controllata, purtroppo non possiamo farne a meno, però lo si deve fare con il massimo rispetto dell’animale stesso e senza farlo soffrire". Massimo rispetto dell'animale? Senza farlo soffrire? Vabbè, passiamo oltre: un altro elemento non chiaro della sua carriera è il conflitto d'interessi (visto che va tanto d'attualità al giorno d'oggi) con le case farmaceutiche: infatti "Nel 1995, il quotidiano russo Izvestia, gettò delle ombre sul premio per la Medicina a Rita Levi Montalcini sostenendo che Francesco Della Valle, direttore generale della Fidia avesse 'sponsorizzato' l'assegnazione del Nobel alla Montalcini, perché ciò avrebbe comportato grossi profitti derivanti dalla vendita del Gronassial. Nell'affare avrebbe avuto un ruolo rilevante anche Duilio Poggiolini, all'epoca direttore generale del servizio farmaceutico nazionale e membro della Loggia P2"(http://it.peacereporter.net/articolo/13323/Nubi+sul+Nobel).

Andiamo avanti: la Montalcini è anche sostenitrice senza se e senza ma dello Stato di Israele che da più di 60 anni pratica, con la complicità del "libero e razionale" Occidente, l'apartheid e il "terrorismo di Stato" contro il popolo palestinese, costringendo alla diaspora quasi 1 milione di gente del posto: e lei che ha subito e ha vissuto durante le atrocità naziste e fasciste dovrebbe essere solidale con il popolo palestinese che sta vivendo un dramma molto simile a quello subito dal "suo" popolo negli anni Trenta, dramma che tra l'altro veniva descritto quotidinamente da Vittorio Arrigoni, il pacifista ucciso il 15 aprile ufficialmente da una "cellula impazzita di fondamentalisti islamici salafiti" (ma probabilemente con responsabilità morali e non solo del "democratico" stato israeliano), lo stesso che con grande coraggio denunciò la partecipazione di Saviano alla manifestazione propagandistica "Per la verità, per Israele", al quale appello anche lei signora Montalcini ha dato appoggio (http://www.veritaperisraele.org/about.php).

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